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Il gup del Tribunale di Palmi, Vincenzo Ramondino, ha rinviato a giudizio gli ex direttori generali di Banca Antonveneta e Banca nazionale del lavoro, Enrico Pernice ed Ernesto Manna, per la presunta usura di cui sarebbe rimasto vittima l’imprenditore Antonino De Masi. Analoga decisione è stata presa nei confronti dei dirigenti di Bnl Davide Croff, Mario Girotti, Ostilio Miotti e Rocco Segreti. Per un altro gruppo di indagati, Pietro Celestino Locati, Vincenzo Tagliaferro, Alessandro Maria Piozzi, Matteo Arpe e Roberto Marini, ex Direttori generali e dirigenti di Banca di Roma, il Gip ha disposto l’incompetenza territoriale del Tribunale di Palmi trasmettendo il fascicolo alla Procura di Reggio perchè i rapporti bancari erano gestiti nella sede reggina dell’istituto di credito.
Il procedimento a carico dei dirigenti bancari è scaturito da una denuncia presentata da De Masi secondo il quale i tassi d’interesse applicati sui fidi concessigli erano a tassi usurari. «La vicenda banche ed usura, scaturita dalle mie denunce – ha detto De Masi – registra quindi un altro importante tassello. Continuerò a combattere questa battaglia di legalità sino alla fine per tutelare gli interessi non solo miei, ma quelli di un intero territorio depredato dall’illegale comportamento del sistema bancario».
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