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AVELLINO – Passano entrambi i quesiti posti agli iscritti M5s sulla piattaforma Rousseau per chiedere l’azzeramento del primo mandato comunale e la possibilità di fare alleanze locali con altri partiti. La consultazione per la modifica del mandato zero, che consentirà alla sindaca di Roma Virginia Raggi di ricandidarsi, ha ottenuto 39.235 voti pari all’80,1% dei votanti.


Il quesito sulla possibilità di alleanze per le elezioni amministrative, oltre che con liste civiche anche con i partiti tradizionali ha invece ricevuto 29.196 voti favorevoli, pari al 59,9% dei votanti. La base ha perciò sposato la linea dei big del Movimento, in primo luogo Di Maio e Fico. Si pone ora il tema dell’accordo con il Pd a partire dalle Regionali di settembre, ma non in Campania.
Ad Ariano invece sì, anzia l’alleanze per le amministrative è cosa fatta: l’accordo è tra 5stelle, socialisti, una parte del Pd con Aredem a sostegno del sindaco Enrico Franza.
“Un ottimo passo in avanti nella storia del movimento che si apre alla società civile e ai partiti tradizionali”, commenta Generoso Maraia, deputato del M5s.


“Ora si creano le condizioni per alleanze non solo a Roma ma anche sui territori. Ad Ariano, ad esempio, non abbiamo mai nascosto il nostro tentativo di fare sintesi con altre forze politiche per evitare che ci fosse un quadro troppo frastagliato” dice Maraia. “Il nostro candidato Giambattista Capozzi che ringrazio per la disponibilità era pronto a fare un passo indietro per non essere d’intralcio. Sin da subito abbiamo trovato la disponibilità al dialogo dell’area più progressista. Noi non abbiamo pregiudizi, centrodestra o centrosinistra, vogliamo andare avanti per la terza via”. Ma le distanze in Campania con il Pd di De Luca non si spiegano: “Il problema è che il Pd in questa regione non ha avuto il coraggio di imporre un metodo. L’alleanza la si fa non solo dove conviene. In altre regioni la sintesi la si è trovata, come in Liguria.


Noi ci abbiamo provato anche in Campania e il Pd sembrava d’accordo prima che i soliti personalismi vanificassero tutto, ancora una volta sono prevalse le correnti come nella Prima Repubblica”.

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