X
<
>

L’Azienda ospedaliera regionale San Carlo di Potenza

Share
3 minuti per la lettura

POTENZA – Aveva fatto lui il ricorso contro l’ex dg Barresi. Ora la giunta regionale lucana, su proposta dell’assessore alla Sanità, Rocco Leone, ha nominato l’ingegner Giuseppe Spera (attuale direttore amministrativo Asp e dirigente a tempo indeterminato del San Carlo) quale commissario straordinario dell’Azienda ospedaliera regionale San Carlo di Potenza.

Nei giorni scorsi l’esecutivo aveva dichiarato decaduto il direttore generale Massimo Barresi dopo la sentenza del Tar di Potenza in cui si era stabilito che era illegittima la nomina effettuata dalla precedente giunta regionale lucana, a dicembre del 2018, mentre il governo era in regime di prorogatio e le elezioni regionali di marzo 2019 già indette. La scelta di Spera, potentino di 51 anni, è stata fatta «per le sue alte doti di professionalità e di conoscenza dell’ospedale San Carlo», si legge in una nota del governo regionale in cui vengono formulati «gli auguri di buon lavoro del presidente Bardi e della giunta regionale».

Il consigliere regionale della Lega Salvini, Tommaso Coviello, commenta che «con la nomina a commissario straordinario del San Carlo dell’ing. Giuseppe Spera ha finalmente inizio il processo di rinnovamento chiesto a gran voce dai lucani in occasione del voto delle passate regionali. Colgo l’occasione – continua Coviello – per fare i miei personali auguri al neo commissario, certo che saprà mettere a disposizione della più grande Azienda Ospedaliera Regionale le proprie capacità gestionali nell’interesse esclusivo della salute dei lucani».

Proprio ieri, mentre a via Verrastro si decideva sul nuovo commissario, Antonio Guglielmi e Giuseppe Verrastro, segretario regionale e segretario regionale aggiunto di Uil Fpl, invitavano il livello politico a riflettere sulla nomina di un nuovo dg «previo avviso pubblico».

«La politica decida in fretta. Una struttura sanitaria di eccellenza che sta attraversando un periodo molto difficile non può assolutamente rimanere senza una guida. I problemi da affrontare sono tanti: la ripresa delle attività, le liste di attesa, la carenza di personale medico infermieristico, tecnico e di supporto in tutti i suoi presidi territoriali. Questi sono problemi che denunciamo da sempre, ma che non hanno ancora trovato una risposta. Ci sarà anche da chiarire la effettiva consistenza del bilancio 2019 poiché non vorremo ritrovarci con un piano di rientro che porterebbe la struttura ancora più nel baratro. Nessuno può e deve dimenticare le tante lotte fatte in questi anni: dalla stabilizzazione dei precari, alla proroga dei contratti in scadenza, alle tante cause vinte in tribunale contro l’ Azienda e altre ancora pendenti. È necessario adesso chiudere la contrattazione decentrata, ferma al palo e pagare al personale la progressione economica orizzontale anno 2019 e programmandone subito un’altra per l’anno 2020. È indispensabile liquidare gli incentivi Covid, applicando l’accordo sottoscritto lo scorso 16 luglio e approvato in giunta solo la scorsa settimana. Bisogna trasmettere tale accordo con celerità alle Aziende cercando di liquidare questi incentivi il prima possibile. Le nostre azioni di lotta sono state e saranno sempre di merito, per il bene dei lavoratori. Infatti, le nostre battaglie sindacali hanno sempre riguardato il merito e mai le persone».

La Uil Fpl, pertanto, chiede alla Regione «un vero e proprio cambio di passo e si contrapporrà all’immobilismo e a scelte che non siano indirizzate alla soluzione dei problemi concreti».

Share
Fabio Grandinetti

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE