1 minuto per la lettura
Simona Coluccio è la mamma di Maria Pia, una bimba affetta da un grave ritardo neuro psicomotorio che, attraverso un comunicato, racconta la sua storia nel tentativo di sensibilizzare l’opionione pubblica: «Viviamo a Gioiosa Ionica – scrive la signora Simona Coluccio – dove Maria Pia frequenta la scuola materna, plesso Piazza Aldo Moro e, dove, secondo la legislazione vigente, avrebbe diritto ad essere seguita da un insegnante di sostegno con un rapporto uno ad uno. Ciò significa che l’insegnante si deve occupare di lei e di lei sola. Questo diritto, dall’inizio dell’attuale anno scolastico, le viene vergognosamente negato. Nelle scuole di Gioiosa Ionica vi sono anche altre bambine nella stessa situazione, tra le quali una ragazzina di nazionalità indiana i cui genitori sono da anni ben inseriti nel tessuto socio-economico della nostra comunità. Il Provveditorato agli Studi di Reggio Calabria, responsabile della nomina degli insegnanti di sostegno – evidenzia la madre della bimba – fa orecchie da mercante ed a nulla sono valse le tante dimostranze e sollecitazioni finora messe in atto. Sto conducendo una battaglia di civiltà, per difendere e tutelare il diritto allo studio di Maria Pia ed, insieme a lei, delle altre bambine che si trovano nella stessa situazione. Intendiamo scardinare il muro di gomma che si è creato – conclude Simona Coluccio – e per tale ragione, giovedì venti ottobre, alle 9.00, nel piazzale antistante la scuola materna, si terrà una pacifica manifestazione, nel corso della quale mi incatenerò al cancello».
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA