Ronn Moss al Magna Graecia Film Festival
3 minuti per la letturaVOLEVA essere Ringo Starr (per dirla al modo dei Pinguini Tattici Nucleari) ed è diventato il protagonista della soap opera più longeva della storia della televisione. Ridge Forrester – al secolo Ronn Moss – si materializza nel chiostro del Complesso Monumentale San Giovanni nell’ambito della prima masterclass dell’edizione numero XVII del Magna Graecia Film Festival, ed è subito meraviglia. Per quanto è alto, per quanto è giovane nonostante le sue 68 primavere, e per quanto è gentile e disponibile con i suoi fan.
Del resto, come racconta nel corso di una piacevole chiacchierata, la prima volta che si è veramente reso conto dell’impatto mediatico della soap opera – the show, come lo definisce lui – e della popolarità del suo personaggio è stato in Grecia, dopo due anni dalla prima messa in onda di “Beautiful”, ritrovandosi nel cuore di Atene circondato un oceano di 50 mila teste, e di essersi dispiaciuto di non poter salutare tutte quelle persone che erano arrivate lì per lui.
Ronn Moss parla e tiene il microfono tanto all’interprete quanto ad Antonio Capellupo, il giornalista e critico di cinema che sta conducendo con grande competenza le conferenze stampa e l’arena del dopo proiezione nell’area porto della Marina di Catanzaro, del Festival ideato e diretto da Gianvito Casadonte, partito sabato sera.
Oltre un’ora e mezza di aneddoti, riflessioni, racconti che ci trasmettono l’umanità di un personaggio fatto uomo e la sua vera identità che si libera dalla prigionia del copione semplicemente cogliendo i segni dell’universo. Questo quando in seguito ad un incidente avuto con la moglie, decide di non rinnovare il contratto in scadenza lasciando il set che è stato la sua casa per 25 anni, per “rinascere”. E così è: Moss sta vivendo una seconda giovinezza tornando al suo primo amore, la musica.
Dalla batteria al contrabbasso portato a casa dalla sorella – «che segna la fine della sua carriera di musicista, ma l’inizio della mia» – all’età di 24 anni fonda il gruppo musicale Player insieme a tre amici. E quando nel 1983 decide di cedere alle sirene del cinema, del resto era nato in zona Hollywood e il migliore amico del papà si chiamava solo Charlie Chaplin, debutta proprio in Italia con il film “I paladini: Storia d’armi e d’amori” e quattro anni dopo raggiunge il successo mondiale grazie al personaggio di Ridge Forrester.
Dopo l’uscita di scena da Beautiful si dedica principalmente alla musica e al suo storico gruppo musicale Player e la recitazione lo riporta in Italia: mancano poche pose per la conclusione del film che sta girando in Puglia, con il producer Tiziano Cavaliere, che ieri lo accompagnava, per la regia di Roberto Baeli. La vicenda raccontata ruota attorno alla figura di Michael, broker newyorkese innamorato dell’Italia. Questa amore per il Belpaese lo porta a concludere l’acquisto di una masseria in Puglia al fine di dare un nuovo senso alla propria vita, che scopre non esistere. E quando si imbatte nella famiglia che lo ha imbrogliato, ha inizio la commedia: il capostipite è solo Lino Banfi.
«Quando mi sono recato sul set per l’ultimo giorno di riprese, fissato per le 11, cinque minuti prima mi sono accorto che l’orologio nel camerino era fermo alle 9.42, l’orario della mia nascita. Ecco – chiosa Moss – da allora ho imparato ad ascoltare i segni dell’Universo».
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