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NAPOLI – Roberta Santaniello, dirigente dell’ufficio di gabinetto della Giunta regionale della Campania, è indagata nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Napoli (pm Mariella Di Mauro, procuratore aggiunto Giuseppe Lucantonio) sulla realizzazione degli ospedali Covid in Campania (Napoli, Caserta e Salerno) durante l’emergenza sanitaria innescata dal coronavirus. Lo rendono noto organi di stampa.


Alla dirigente, a cui è stato sequestrato il telefono cellulare e il computer, viene contestato il reato di turbativa d’asta. Gli investigatori stanno cercando di fare luce sulle gare della Soresa (la centrale per gli acquisti per enti sanitari, società partecipate, enti strumentali e altre PA della Regione Campania)
nei giorni in cui la regione era alle prese con il cosiddetto “picco» della pandemia.

Lo stesso reato viene contestato dagli inquirenti anche al dirigente dell’Asl Napoli 1 Ciro Verdoliva, al consigliere regionale Luca Cascone e al presidente della
oresa, Claudio Cuccurullo.

“La mia assistita non è la regista della gara d’appalto come è stato riportato da alcune testate giornalistiche. In questo momento è serena e tranquilla ma ovviamente amareggiata. Non ha concorso in alcuna decisione amministrativa perché faceva parte dell’Unità di crisi regionale, composta da molte persone”. Lo ha detto all’Adnkronos l’avvocato Raffaele Bizzarro, legale di Roberta Santaniello, dirigente dell’ufficio gabinetto della Giunta regionale della Campania, indagata per concorso in turbativa d’asta nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Napoli sulla gara per la realizzazione degli ospedali Covid in Campania.

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Rosa Curcio

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