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La faida del kebab si è scatenata ieri sera sul lungomare. Ma lo sparatore non è riuscito a percorrere nemmeno 20 metri, che è stato fermato da un agente che era lì davanti a fare un sit-in nell’ambito della sua attività sindacale contro le scorie sepolte sotto il piazzale della Questura. Si tratta di un turco, Mamuth Julbedenbegun, di 44 anni, che aveva appena ferito, a colpi d’arma da fuoco, un pakistano, il coetaneo Medhi Basharat, forse a conclusione di una serie di litigi scoppiati per motivi di concorrenza commerciale che andavano avanti dal mattino. Perché il turco è il proprietario dell’Istanbul Kebab, e il pakistano ha il Pak Food di via Interna Marina: proprio qui davanti, tra tavoli e sedie finiti a terra, si è materializzato l’ennesimo diverbio. Sembra che il turco sia stato aggredito dal pakistano e dai suoi figli ed abbia estratto la pistola. Poi avrebbe fatto fuoco, ferendo il rivale alla mandibola superiore e all’addome. Sempre davanti ai figli del malcapitato. E’ successo ieri, poco prima delle 20.30, ad un’ora in cui il via vai delle auto e delle persone era ancora intenso. Il turco è stato portato in Questura dove è stato interrogato ed avrebbe raccontato di essersi difeso dall’aggressione del rivale e dei figli. Subito è scattato l’arresto per tentato omicidio e porto illegale di arma clandestina. Mentre il pakistano è stato sottoposto ad un intervento nella sala operatoria dell’ospedale San Giovanni di Dio, dove è stato portato dai sanitari del 118; sembrava fuori pericolo.

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