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AVELLINO – Giuseppe Gargani, presidente della “Federazione Popolare Democratici Cristiani”, da una parte la sua lista, “Popolari Campania – Udc”, dall’altra i Popolari del centrosinistra e i mastelliani: il centro, come sempre diviso, perde peso.
Un grosso equivoco. Noi siamo la novità, abbiamo una indennità precisa che abbiamo costruito formando una federazione che ha raccolto tutti gli ex Dc e i popolari. La diaspora è stata superata. La cultura popolare e quella Dc sono complementari perché il riferimento culturale resta il popolarismo di don Sturzo e De Gasperi che ci hanno tenuto insieme da sempre e ci collegano alla storia di questo Paese. Con la nostra federazione siamo riusciti a mettere assieme 64 associazioni che si definivano partiti e con l’Udc presentiamo una nostra lista nelle sei regioni al voto.
E nel centrosinistra?
Non è possibile il centrismo stando nel centrosinistra di De Luca. Ci sono tante civiche che non hanno visione, sono una ammucchiata, un indistinto, una improvvisazione. Lo dimostra la facilità con cui si passa da una parte dall’altra, come De Luca accolga tutti. Noi, invece, abbiamo una identità, siamo una classe dirigente che si è formata leggendo Dorso e Salvemini, portando avanti la loro lezione, in particolare la critica al trasformismo, cancro del Mezzogiorno, e l’importanza di avere un rapporto diretto con i cittadini.
De Luca?
De Luca è una persona rispettabile ma non può dirsi del Pd. E’ espressione di una cultura leghista. Salvini lo ha aiutato ritardando la scelta del candidato presidente del centrodestra.
Ma nel centrodestra come si coniuga la cultura del popolarismo con il sovranismo di Salvini?
Questo è un grande problema. Il nostro obiettivo è rafforzare il centro della coalizione di centrodestra insieme a Forza Italia. Per tale ragione è fondamentale la presenza di Stefano Caldoro, un moderato, un amministratore che credo abbia dato lustro alla Regione come avrà capito chi si intende di amministrazione. Noi a differenza dei sovranisti privilegiamo il rapporto con l’Europa e puntiamo su una strategia per investire in maniera intelligente i fondi dell’Ue. A differenza di De Luca, che non è riuscito a usare questi soldi. Caldoro che ha pensieri e idee chiare sarà un punto di riferimento quando purtroppo la crisi economica e sociale si farà sentire.
Con la vostra lista si candida il presidente del consiglio comunale di Avellino, Ugo Maggio.
Un riferimento prezioso, una persona di alto livello. La politica è un processo, nulla si inventa e Maggio è figlio d’arte, il popolarismo è il suo retroterra culturale.
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