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Era parcheggiata in una recinzione sotto casa, l’auto del sindaco Carmine Antonio Vasovino, sindaco di Scandale, un paesino di 3.200 abitanti in provincia di Crotone. A riferire la notizia è stato un testimone che si trovava sul posto; fatto confermato dai carabinieri di Crotone. Vasovino, alla guida di una giunta di sinistra vicina al Partito Democratico, è sindaco del centro collinare crotonese da circa 4 mesi, essendo stato eletto, alla guida di una lista civica, il 16 maggio scorso con 881 voti e il 41,53% dei consensi.
«Non sarà un gesto criminale a bloccare l’attività amministrativa del sindaco di Scandale, Carmine Vasovino, alla quale vanno il sostegno e la solidarietà mia e del Pd». Così il commissario del Partito Democratico della Calabria, Adriano Musi, ed il coordinatore provinciale Nicola Belcastro, in merito all’atto intimidatorio subito dal primo cittadino. Belcastro, nel pomeriggio, porterà la solidarietà del partito a Vasovino, nel corso di una manifestazione che vedrà presenti i sindaci del comprensorio.
«Amministrare in Calabria – affermano Musi e Belcastro – è assai difficile; ancora di più lo è quando ciò avviene nel pieno rispetto delle regole e seguendo il solo obiettivo di rispondere agli interessi della collettività. In questi mesi di lavoro la nuova giunta comunale di Scandale ha agito con rigore, senza badare ad interessi di parte, com’ è lecito aspettarsi da un’amministrazione pubblica. Quest’azione continuerà – concludono Musi e Belcastro – con il pieno sostegno del Pd e della cittadinanza onesta».
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