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«Il capolavoro della classe dirigente, della rappresentanza regionale e della deputazione nazionale è rappresentato dall’ennesimo sperpero del pubblico denaro ossia la metropolitana leggera. Alle tante menzogne interessate, alle bugie collodiane che trasudano di ipocrisia e di intrallazzo non si è inteso, finora, rispondere con l’argomento più semplice e riflessivo: la metropolitana non serve, è inutile, anzi è dannosa per l’assetto urbano ed è semmai utile alle lobby delle progettazioni e forse della ‘ndrangheta l’attende come manna dal cielo». Il violento affondo è firmato dall’ex consigliere comunale di Rende, Francesco D’Ambrosio.
«Pochi chilometri che si raggiungono in bicicletta in 15 minuti, in moto ed auto in sette ed a piedi in mezzora dovrebbero essere serviti da un’opera mastodontica – sostiene D’Ambrosio – per la quale ci si accapiglia come su di un brandello di carne, per soddisfare quali esigenze e di chi?».
Le risorse, dice D’Ambrosio, sarebbe meglio destinarle all’ospedale visto che «il Consiglio Comunale di Cosenza ed ancor prima quello di Rende hanno trovato una sorta di pax gaudente per pietire attenzione e finanziamenti per l’ammodernamento strutturale e tecnologico dell’Annunziata».
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