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Il giudice Tommasina Cotroneo

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REGGIO CALABRIA – Minacce al giudice Tommasina Cotroneo, capo della sezione Gip-Gup di Reggio Calabria. Un proiettile di fucile già esploso è stato trovato nell’androne del palazzo in cui abita il magistrato. Di lato al proiettile ignoti hanno lasciato anche una fotografia del giudice con una croce disegnata. Sono stati gli uomini della scorta a scoprire l’intimidazione e le indagini sono seguite dalla polizia di Stato che ha effettuato i rilievi.

Il giudice Cotroneo ha confermato quanto accaduto: «Mi sento serena perché il lavoro l’ho sempre svolto nella mia terra con grande passione, amore, assoluta dedizione e altissimo senso del dovere e del sacrificio».

«Continuerò a lavorare – ha aggiunto il presidente Cotroneo – con la stessa serenità di sempre, con lo stesso rigore e soggetta solo e soltanto alla legge e alla Costituzione. Non arretrerò perché la toga è la mia pelle quindi non posso cambiare. Chiaro che ci sono turbamenti, ma sono i turbamenti dell’immediatezza. Poi si va avanti come sempre ho fatto. Io e i giudici del mio ufficio stiamo lavorando per l’affermazione della legalità e lo stiamo facendo con serenità, equilibrio, imparzialità e rigore nell’applicazione della legge».

Solidarietà al giudice è stata espressa dal Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Giovanni Bombardieri, secondo cui «quanto è accaduto ha il significato di un pesante attacco non solo al singolo giudice ed ai colleghi del suo ufficio ma all’intera giurisdizione del distretto di Reggio Calabria, in un momento in cui sempre più efficace risulta il contrasto alla criminalità organizzata di stampo ‘ndranghetista».

«Sono sicuro – ha aggiunto Bombardieri – che la Presidente, così come i giudici della sua sezione e tutti i magistrati di Reggio Calabria non si faranno minimamente intimidire dalle vigliacche minacce portate avanti nell’ombra».

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Simone Saverio Puccio

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Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

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