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Anche su Palazzo Campanella è esposta la doppia immagine incorniciata tra i loghi del Consiglio regionale della Calabria e di Emergency di Francesco Azzarà, il giovane cooperatore originario di Motta San Giovanni, rapito lo scorso 14 agosto a Nyala, in Darfur, dov’era impegnato in un progetto di cooperazione internazionale. Il presidente del Consiglio regionale, Francesco Talarico ha ricordato che «Francesco ha scelto come sua missione nella vita di mettersi a disposizione degli altri. Ci auguriamo, perciò, che i suoi rapitori lo restituiscano presto ai suoi impegni ed ai suoi affetti, ai familiari, che aspettano il suo ritorno a casa con trepidazione». «Ci sentiamo coinvolti – ha concluso Talarico – in questo momento di grande sofferenza per la sua famiglia ed auspichiamo una rapida soluzione della vicenda, contribuendo con un gesto formale, ma significativo, all’appello che si leva da più parti in tutto il Paese».

UNO STRISCIONE PER FRANCESCO ANCHE A CATANZARO
Uno striscione per chiedere la liberazione di Francesco Azzarà, l’operatore calabrese di Emergency rapito a Nyala, capitale del sud Darfur, è stato esposto anche a Catanzaro sulla facciata di Palazzo De Nobili, sede del Comune.
L’iniziativa, realizzata in collaborazione con il presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti e con i rappresentanti locali di Emergercy, è stata voluta dal sindaco, Michele Traversa, e rappresenta un segno di vicinanza nei confronti dei familiari del giovane e dei volontari dell’associazione impegnata ad offrire gratuitamente in tutto il mondo cure mediche alle vittime civili di guerre, di mine-antiuomo e di povertà, costruendo centri di assistenza medica e cliniche specializzate. Un appello per la liberazione di Azzarà è presente da alcuni giorni anche sul sito web istituzionale del Comune.

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