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L'assessore regionale Domenica Catalfamo

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REGGIO CALABRIA – Settimana terribile sul versante giudiziario per l’assessore regionale ai trasporti Domenica Catalfamo. Sul capo dell’ingegnere reggino si abbatte una sentenza di colpevolezza per omicidio colposo con condanna ad un anno e 4 mesi (e ammenda da 50 mila euro) per la morte di Paolo Guido, 35 anni.

All’epoca dei fatti, Catalfamo era dirigente della Provincia, e nel caso specifico responsabile del procedimento del settore 12 viabilità provincia Reggio Calabria.

Catalfamo è stata condannata perchè “consiste il nesso di causalità tra la sua condotta omissiva colposa e la morte del giovane”. In quella strada di cui era responsabile Catalfamo ha omesso manutenzione e l’apposizione della segnaletica stradale necessaria per garantire la sicurezza.

Paolo Guido, la notte del 19 agosto 2011, percorreva la provinciale Sp 9 in località Tavoleria, alla guida della sua Mercedes Slk in direzione di Stilo Monasterace. La strada in cui il giovane venuto da Genova per trascorrere qualche giorno di vacanza, perse la vita, come ebbero modo di stabilire in innumerevoli udienze e rilievi i periti, era una curva pericolosissima e totalmente priva di segnaletica stradale, di segnalazione della pericolosità della curva e del limite di velocità, con assenza di delineazione e di pannelli riflettenti e priva di illuminazione. Una curva invisibile (che aveva già mietuto vittime) venendo da un rettilineo di cui non si avvide Paolo che uscì fuori strada, capovolgendosi con l’auto nella scarpata sottostante.

I carabinieri di Stilo, mandati per il sopralluogo disposto dalla Procura sul caso Guido incrociarono sul luogo gli operai che installavano, in fretta e furia, la segnaletica stradale. I lavori risultavano commissionati dalla Provincia di Reggio Calabria.

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