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POTENZA – Rimodulazione dei ticket, riorganizzazione dei ricoveri per acuti che non saranno più possibili negli ospedali sprovvisti di pronto soccorso attivo, nuovo tetto ai rimborsi delle strutture private convenzionate, eliminazione della forfettizzazione per i laboratori di analisi (la logopedia è rimasta nei centri di fisioterapia), taglio alle consulenze dell’ottanta per cento nonchè alle spese per la convegnistica che non siano provviste di certificazione valida alla formazione del personale sanitario: la prima “botta” dell’assestamento di bilancio è il pacchetto sanità proposto dall’assessore Attilio Martorano (in foto) che si è guadagnato anche un voto favorevole dall’opposizione con il sì di Falotico. Insomma all’interno della manovra di assestamento di bilancio della Regione sono state inserite tutta una serie di misure urgenti per far quadrare i conti della Sanità lucana che altrimenti (secondo quanto sottolineato più volte in sede di dibattito da parte del governatore Vito De Filippo e dallo stesso assessore Martorano) avrebbe rischiato seriamente di entrare in uno stato di deficit. Per quanto riguarda l’introduzione dei ticket che sono stati osteggiati e criticati aspramente anche da alcuni consiglieri regionali della maggioranza – con Giannino Romaniello della Sel intesta – dalle relazioni degli esponenti della giunta e da Martorano in particolare, si è appreso dell’impossibilità dell’eliminazione di quello da 10 euro per le visite specialistiche attraverso magari una “toppa” regionale. Impossibile non applicarli insomma per una precisa disposizione della Finanziaria approvata ultimamente dal governo nazionale guidato da Berlusconi anche se la Regione avesse avuto fondi propri che comunque non ci sono. Durante l’approfondimento in aula, in ogni caso, De Filippo ha informato i consiglieri che è in corso un confronto in Conferenza Stato – Regioni per tentare di rivedere la norma o eventualmente spostarla al 2012. Ad ogni modo il consiglio ha approvato l’introduzione del ticket da 10 euro attendendo l’eventuale possibilità derivante dalle decisioni della Conferenza Stato Regioni. Per quanto riguarda il ticket da 2 euro e 50 per le ricette c’è stato un duro confronto consiliare con la giunta che si è impegnata ad allargare la platea delle esenzioni a ben oltre il tetto dei redditi inferiori agli 11 mila euro magari andando a pesare sui redditi di fascia alta. Soddisfazione per questo impegno è stata espressa dal socialista Rocco Vita. Più complessa la questione relativa alla riformulazione della gestione dei ricoveri per acuti. In buona sostanza ieri la Regione ha approvato un emendamento che cambia in maniera epocale il sistema ospedaliero lucano. Non posso più essere eseguiti i ricoveri per malattie acute nei piccoli ospedali locali. Nessuna possibilità di eccezione. Se da un lato questa norma di fatto permette un risparmio notevole di risorse ovviamente ridimensiona il ruolo degli ospedali dei piccoli centri: Venosa, Tinchi , Tricarico, Stigliano , Chiaromonte, Pescopagano , Lauria e Muro Lucano. La motivazione spiegata da Martorano è duplice: oltre a garantire una riduzione della spesa si mette anche in sicurezza il sistema «per il bene dei cittadini che potranno essere ricoverati per patologie acute solo nei centri dove può essere garantita la salute dei cittadini». Particolari rimostranze però sono state sollevate soprattutto dai banchi dell’opposizione per quella che è una riforma importante del sistema sanitario lucano e che viene attuata all’interno di una manovra finanziara e non con la presentazione di un nuovo Piano sanitario complessivo. Dall’altra parte la giunta ha rivendicato tutti i passaggi istituzionali capillari a cui è sottoposto una legge di assestamento.
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