1 minuto per la lettura
Da un’indagine dal nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Cosenza, nei confronti di un gruppo di imprese della provincia cosentina, operanti nel settore della trasformazione, conservazione e commercio di prodotti agricoli ed alimentari, le quali, attraverso operazioni che hanno visto interessate società formalmente distinte ma di fatto riconducibili ad un «unico centro decisionale», hanno evaso ed eluso il fisco.
I finanzieri hanno rilevato un’irregolare contabilizzazione ed omessa dichiarazione ai fini fiscali di cospicui contributi pubblici, scoprendo anche una sequenza di atti giuridici, formalmente corretti se presi singolarmente, ma finalizzati all’aggiramento degli obblighi tributari. Le imprese in questione, infatti, per poter ridurre il carico tributario su ingenti proventi straordinari derivanti da una ristrutturazione di debiti bancari concessa dagli istituti di credito, con un’operazione societaria straordinaria di «conferimento di ramo aziendale» hanno trasferito anche i debiti oggetto di stralcio, facendo così apparire che ci fosse un attivo, e per rilevanti importi, su una società del gruppo a tassazione agevolata. Gli investigatori della Guardia di Finanza hanno segnalato ai competenti uffici finanziari complessivamente oltre dieci milioni di euro di base imponibile ai fini Ires e oltre tre milioni di euro di base imponibile ai fini Irap, oltre a circa 200.000 euro di maggiore imposta Irap dovuta.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA