Coronavirus, 12 casi negli ultimi giorni, positiva una delle persone in isolamento a Rizziconi

RIZZICONI (REGGIO CALABRIA) – Ancora un caso di contagio in Calabria. È a Rizziconi che il numero di coloro che hanno contratto il virus torna ad aumentare portando a 12 i casi negli ultimi giorni.

Infatti, dopo gli 8 casi registrati a Palmi (LEGGI) per i quali la presidente della Regione Calabria, Jole Santelli ha predisposto una parziale zona rossa con una ordinanza emanata la scorsa notte (LEGGI), il caso del docente del Nautico di Pizzo (LEGGI) e i due casi provenienti dall’Arabia Saudita resi noti nel bollettino di ieri, domenica 21 giugno, (LEGGI), il dodicesimo contagio, come detto, si registra a Rizziconi.

A renderlo noto è il sindaco Alessandro Giovinazzo che precisa come nelle scorse ore «è stato comunicato dalle autorità competenti che uno dei tamponi effettuati sui 5 Cittadini posti in isolamento domiciliare è risultato positivo. Gli altri 4 negativi. Continueranno a restare in isolamento domiciliare monitorati dal Dipartimento di Prevenzione dell’ASP».

In particolare, il primo cittadino ha precisato che «il caso positivo, da quanto acclarato, non ha avuto nei giorni scorsi alcun contatto a rischio con persone estranee ai propri conviventi. Si invita pertanto a non creare allarmismi e soprattutto a non divulgare false notizie che possono ingenerare panico tra la Cittadinanza».

Inoltre, il sindaco ha voluto rimarcare come «quanto in questi ultimi giorni si sta verificando anche negli altri comuni della Piana, deve farci capire che il virus continua a circolare e non si può dare niente per scontato. È assolutamente necessario evitare qualsiasi atteggiamento di sottovalutazione del rischio nel rispetto di se stessi e di tutta la Comunità. Le mascherine vanno usate ogni qualvolta si esce di casa, soprattutto quando non è possibile mantenere la distanza di sicurezza specie nei luoghi al chiuso». Si tratta di «osservare le semplici regole di base non è cosa impossibile, al contrario è fattibilissima e soprattutto i più giovani vanno sollecitati a farlo già a partire dalle famiglie».