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Francesco Torcasio, 20 anni, appartenente all’omonima famiglia di ‘ndrangheta, è stato ucciso in un agguato compiuto in una zona del centro di Lamezia Terme. Il giovane era a bordo della sua automobile, una Peugeot 107, parcheggiata in via Misiani, nel centro città, quando alcune persone gli si sono avvicinate e gli hanno sparato contro numerosi colpi di pistola uccidendolo all’istante. Esattamente un mese fa, venne ucciso Vincenzo Torcasio (nella foto), di 58 anni, padre di Francesco, che aveva numerosi precedenti penali ed era imparentato con gli esponenti dell’omonima cosca, fu ucciso sotto gli occhi di numerose persone mentre stava assistendo a una partita di calcetto. L’uomo, che allenava una squadra, si trovava a bordo campo dove era in corso una partita. Alla gara stavano assistendo decine di persone che si allontanarono dal luogo del delitto.
L’omicidio di oggi, secondo gli investigatori, conferma la ripresa della faida tra le cosche della ‘ndrangheta che va avanti da oltre nove anni, e che ha portato ad una decimazione dei componenti della famiglia Torcasio. Negli ambienti investigativi si ipotizza che a Lamezia Terme ci sia una riorganizzazione degli assetti della criminalità organizzata e del controllo delle attività illecite. Nelle settimane scorse il sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, si era detto preoccupato per la «grave situazione». Dopo l’omicidio di Vincenzo Torcasio a Lamezia si era riunito il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che aveva deciso un potenziamento del controllo del territorio.
Nella zona al momento dell’omicidio del ventenne, c’erano numerose persone che, impaurite, si sono dileguate velocemente. Nelle vicinanze ci sono numerosi negozi che all’ora del delitto stavano avviando la loro attività. A poca distanza dal luogo dell’omicidio oggi era in corso anche il mercatino settimanale.
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