Il carcere di Mileto
3 minuti per la letturaMILETO (VIBO VALENTIA) – Mentre continua la ricerca nel territorio della provincia di Vibo Valentia di un luogo idoneo a far celebrare il maxi processo derivante dall’operazione Rinascita Scott a lanciare una proposta alternativa, tesa anche a recuperare una struttura che da decenni versa in stato di abbandono totale, è il sindaco di Mileto, nonché avvocato, Salvatore Fortunato Giordano.
Con una missiva indirizzata direttamente al procuratore capo della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, infatti, il primo cittadino espone «una situazione, esistente sul territorio del Comune di Mileto, che potrebbe essere, forse, presa in considerazione per la realizzazione di un’aula bunker per il processo».
In particolare, il sindaco spiega come «il Comune di Mileto sia proprietario di una vasta costruzione a ridosso del centro abitato, ma in una zona ampia e priva di abitazioni private, ove negli anni era stata costruita una struttura carceraria mai entrata in funzione. La struttura – spiega Giordano – è dotata di mura di cinta molto alte, in cemento armato ed è abbastanza grande da poter contenere un’aula di Tribunale con uffici annessi, disponendo di spazi che, se adeguati, potrebbero rispondere alle esigenze di sicurezza».
L’ex carcere mandamentale di Mileto, realizzato a partire dagli anni 90 ma per varie vicissitudini mai realmente completato né entrato in funzione, è certamente la rappresentazione plastica dello spreco di risorse pubbliche di cui, tra gli anni 80 e 90, questo territorio è stato esempio.
Una struttura enorme per realizzare la quale, al netto di contenziosi legali e difetti di adeguamento alle sopravvenute normative di sicurezza (carcerarie e più semplicemente edilizie), sono stati spesi diversi milioni di euro (o miliardi di lire visto che la costruzione ha avuto inizio quando ancora vigeva in Italia il vecchio conio).
Negli anni in tanti hanno provato, evidentemente senza successo, a rivitalizzare la struttura sia con la sua originaria destinazione che con proposte alternative (si giunse anche ad ipotizzare la trasformazione del carcere in cittadella scolastica), ma alla fine il penitenziario di Mileto è rimasto inutilizzato sempre più preda del degrado e dell’abbandono.
Giordano, tornando all’attualità, ricorda come «il Palamaiata di Vibo Valentia non è struttura ritenuta idonea allo scopo. È pertanto che nella mia veste di Sindaco, mi sento in dovere, con disinteressato spirito collaborativo, se non con l’interesse a contribuire alla crescita sociale del mio territorio, di segnalarle questa costruzione pubblica, purtroppo fonte di sperpero di danaro, che potrebbe essere riadattata allo scopo».
Senza contare che «Mileto rientra nel territorio della provincia di Vibo Valentia e si trova breve distanza dal capoluogo di Provincia», circostanza questa che rispetterebbe la naturale destinazione territoriale del processo ma soprattutto ridurrebbe al minimo i possibili disagi essendo a pochi minuti di distanza dalla sede degli uffici ordinari del tribunale di Vibo Valentia.
Il primo cittadino invita il magistrato a «tenere in considerazione tale proposta» dicendosi «in ogni caso a Sua disposizione per qualsiasi chiarimento in merito, chiedendole altresì, qualora lo ritenga opportuno, di fare insieme ai tecnici e alla Sua persona un sopralluogo».
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA