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Maxisequestro di beni questa mattina, degli agenti della Direzione investigativa antimafia riconducibili alla ‘ndrina dei Gallico di Palmi (Rc). Immobili, società, attività commerciali per circa 20 milioni di euro, tra Roma, Ardea e Formello. Nel corso dell’operazione, disposta dal Tribunale della capitale su disposizione della Procura nazionale antimafia, sono state sequestrate 18 società, tra cui ‘L’antico caffè Chigi’, nell’omonima piazza davanti alla Presidenza del Consiglio, uno dei bar più frequentati dai funzionari e dalle forze dell’ordine che lavorano a Palazzo Chigi ma anche di ministri e sottosegretari. Il sequestro fa parte di un’operazione su beni per circa 20 milioni di euro e ha interessato Roma, Ardea, Formello e Fiumicino.
Alla base del provvedimento di sequestro, gli accertamenti – disposti dalla Procura Distrettuale Antimafia ed eseguiti dalla D.I.A. – che hanno fatto emergere sia i sofisticati sistemi finanziari mediante i quali veniva gestito l’ingente patrimonio, sia la sperequazione tra l’entrate lecite e la disponibilità dei beni stessi. In particolare, uno dei due personaggi colpito dal provvedimento ablativo, che non svolgeva alcuna attività lavorativa, anni addietro, mentre era in compagnia di Alfonso Gallico, capo dell’omonima ‘ndrina, era rimasto vittima di un agguato mafioso nel corso del quale lo stesso Gallicoo era stato ucciso. Tra le società sequestrate, anche l’Adonis – holding del gruppo con varie sedi a Roma tra il lussuoso quartiere Coppedè e i Parioli – che, a fronte dei modesti redditi dichiarati, ha effettuato operazioni finanziarie ed acquisti per svariati milioni di euro. Ancora sotto sequestro un mega yacht denominato «Feezy», unità immobiliari, tra cui una lussosa villa di 29 stanze a Formello (Rm), un salone di bellezza e 90 rapporti bancari.
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