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Alcuni colpi di pistola, almeno sette, sono stati sparati contro la cabina di un mezzo di trasporto della Cooper Poro, l’impresa di Rombiolo, un comune del vibonese, fondata una trentina di anni fa da un gruppo di muratori ed operai. L’impresa aveva appena iniziato alcuni lavori di sistemazione di una cappella affidati dal parroco.
«Mentre eravamo all’interno del cimitero – ha dichiarato il geometra Stefano Pata – abbiamo sentito alcuni colpi di pistola. Usciti all’esterno abbiamo contatato che il mezzo perdeva del liquido dalla parte anteriore del motore e presentava alcuni fori. Abbiamo denunciato il fatto ai carabinieri di San Ncola da Crissa che sono intervenuti sul posto.
È l’ennesimo attentato – aggiunge – perpetratrato contro la nostra impresa che aderisce alla Lega delle Cooperative e conta una ventina di soci oltre ai lavoratori esterni. Circa un mese avevamo ricevuto un’altra intimidazione a Vibo Valentia mentre stavavamo portando a termine un piccolo lavoro per conto del Comune».
Antonio Pata, presidente della cooperativa, ricorda l’attentato alla costruenda chiesa di Vibo, quello contro le case della diciocesi di Mileto ealtri episodi.
«A questo punto – dice – non sappiamo più cosa fare. La crisi ci ha già piegati notevolmente. Non essendoci mai piegati al racket, siamo costretti ogni mattina a portare i mezzi sul lavoro e poi riportarceli la sera in cantiere. Mi appello alle autorità, al prefetto soprattutto».

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