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NAPOLI- Il segretario generale Antonio Santacroce e una delegazione di delegati e iscritti alla Cisl Fp IrpiniaSannio ha partecipato ieri mattina a Napoli, dinanzi Palazzo Santa Lucia, sede della giunta regionale, alla manifestazione regionale per sostenere il personale sanitario precario: «L’emergenza Covid-19 – dice Santacroce – non è finita e non sarà semplice ritornare alla normalità. Ora più che mai argomenti come il piano straordinario di assunzione, il Contratto collettivo decentrato integrativo e l’avvio della medicina territoriale devono essere discussi alla luce del sole».

Il presidio della Cisl-Fp è una risposta a tutte le grandi esclusioni della Regione Campania: «A Napoli abbiamo portato la vertenza dei lavoratori delle cooperative, di quelli con contratto a tempo determinato e di tutti precari del sistema sanitario dell’Irpinia che devono essere stabilizzati per poter guardare al futuro con maggiore sicurezza e rinnovata tranquillità. Valutando gli organici attuali degli ospedali Avellino e provincia non possiamo permetterci di perdere nemmeno un operatore. Tra l’altro i precari già in organico e quelli subentrati in questi mesi hanno fatto fronte come dei veterani all’emergenza sanitaria per il nuovo coronavirus: non possiamonon sottolineare questo aspetto ».

«La Cisl Fp IrpiniaSannio, come sempre, è pronta a sostenere la battaglia delle lavoratrici e dei lavoratori del comparto sanitario che per mesi sono stati definiti eroi ed oggi incassano l’indifferenza delle istituzioni. Per questo, ci batteremo con determinazione al loro fianco per rendere giustizia allo straordinario impegno profuso, grazie al quale è stata contrastata nella nostra provincia la terribile pandemia». Siamo qui, in contemporanea con oltre 30 piazze d’Italia, per dire basta. Siamo stanchi, siamo delusi. C’e’ una presa di coscienza da parte di tutti gli infermieri di far valere i nostri diritti”.

Lo spiega Tiziana Piscitelli, infermiera del Cto di Napoli, durante una protesta in piazza Plebiscito. Le richieste del Movimento nazionale infermieri, che e’ senza “rappresentanza sindacale e partitica”, sono, prosegue Piscitelli, “di uscire dal comparto, superare il vincolo di esclusività, agevolare le mobilita’, equiparare i diritti dei lavoratori di enti pubblici con quelli degli enti privati e riconoscere anche le competenze specialistiche.

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