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Sono passati trentuno anni dalla strage di Ustica e ora spuntano le dichiarazioni di un nuovo testimone che, per la prima volta, parla di un duello nei cieli della Calabria, a Sellia Marina, nel Catanzarese.
Quella sera il testimone, che ha chiesto riservatezza sulla sua identità ma che è pronto testimoniare davanti ai magistrati, vide aerei che vicino Crotone si inseguivano e sparavano. Secondo i raffronti fatti successivamente, il testimone vide due F-16 senza insegne e coccarde, di colore verde mimetico. Tutti volavano a bassissima quota.
«Guardavamo in direzione di Sersale e in lontananza, proprio verso la Sila, si vedevano come dei fuochi d’artificio. La cosa strana era che erano solamente orizzontali: raffiche velocissime che avevano lo stesso colore della luce emessa dalle lampadine a filamento, e quei bagliori sono durati almeno un minuto. Ho guardato meglio, c’era ancora luce, e ho visto che c’erano degli aerei in salita verso Crotone: ho avuto la sensazione che uno rincorresse l’altro sparandogli. Dopo alcuni minuti, forse cinque, ma anche meno, ne ho visti altri due, li ho sentiti arrivare alle mie spalle, potrebbero aver sorvolato Catanzaro, venivano da Sud-Sud-Ovest. Volavano a bassissima quota, a pelo d’acqua e paralleli in direzione di Capo Rizzuto».
«Quelli sul mare – ha spiegato il testimone – erano dei caccia militari, colore verde mimetico e sotto le ali non avevano coccarde. Negli anni successivi mi sono documentato, ho guardato decine di foto, per me erano due F-16. Poi mi hanno detto che di quel colore li avevano solo gli israeliani».
E gli aerei sulla Sila? «Non le so rispondere, erano troppo lontani, ma sono certo che tra loro c’è stato un duello e in quello stesso contesto i due F-16 hanno avuto un ruolo».
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