La sanificazione dei locali del Vibo Center
2 minuti per la letturaVIBO VALENTIA – Sono state svariate decine le telefonate pervenute ai tre numeri istituiti dall’Azienda sanitaria di Vibo (CLICCA PER VISUALIZZARE I NUMERI A CUI RIVOLGERSI) e messi a disposizione delle persone che dall’8 al 10 giugno hanno frequentato i due negozi in cui lavorava il giovane pakistano, affetto da Covid-19, magazziniere presso un negozio di proprietà di cittadini di origine cinese presso il centro commerciale Vibo Center (LEGGI). La decisione dell’Asp di istituire i recapiti telefonici è dettata, dunque, dalla necessità di effettuare una valutazione del rischio legata al tipo di contatto avuto e programmare l’effettuazione di un eventuale tampone naso-faringeo per la ricerca del Sars–Cov2.
L’Azienda ha quindi ricostruito anche la vicenda evidenziando che il 10 giugno scorso «si è accertato un caso positivo al Sars-Cov2 in un lavoratore in servizio presso gli esercizi commerciali denominati L’Aquilone e Moda Flash siti al piano terra del Centro commerciale» Vibo Center. Immediati sono stati i tamponi effettuati (LEGGI) su chi era entrato in contatto col giovane pakistano, che hanno portato alla scoperta di un nuovo caso di infezione.
Un solo caso positivo su 31 tamponi eseguiti. Si può tirare un sospiro di sollievo anche se l’attenzione rimane pure sempre elevata. Il nuovo caso è quindi collegato e si tratta, secondo quanto reso noto dalle autorità sanitarie locali, di una donna di origine cinese che lavora nello stesso maxi negozio del 39enne. Per quanto concerne la donna cinese, sempre in base alle comunicazioni del dipartimento di prevenzione, l’esame avrebbe portato a rilevare una bassissima presenza di tracce dell’infezione da Covid-19 nel suo corpo.
Il Dipartimento di Prevenzione guidato da Antonio Demonte e Pino Rodolico, in collaborazione le Autorità giudiziarie, ha già messo in atto ogni azione epidemiologico-organizzativa per mettere in sicurezza la comunità dell’area territoriale coinvolta, mediante interventi mirati a interrompere la possibile catena di trasmissione: chiusura dei locali commerciali interessati, effettuazione dei tamponi e messa in quarantena dei dipendenti, sanificazione straordinaria di tutti i locali comuni all’interno del Centro Commerciale.
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