Nicole Piccininni di 9 anni tra l’insegnante Tonia Paolicelli e il sindaco Raffaello De Ruggieri
1 minuto per la letturaMATERA – Il coronavirus visto con gli occhi di una bambina di 9 anni.
«E’ piccolo vaga nello spazio con 19 occhi da cui spruzza veleno.
Infetta tutti, anche i materani.
Allora il Sindaco, immune al veleno, chiama i Cavalieri della Bruna che, indossata l’armatura, lo sconfiggono.
A questo punto il colpo di scena: il Sindaco non lo fa uccidere ma imprigionare in una bolla da esporre al Museo Ridola e COVID-19 per riconoscenza diventa buono e fa guarire tutti…da quel giorno è materano anche lui».
La fiaba scritta in tempi di lockdown da Nicole Piccininni, classe VB della Scuola Primaria Cappelluti, ha colpito il sindaco de Ruggieri che ha voluto incontrarla e regalarle un braccialetto in oro con il logo di Matera 2019.
Nella mattinata di ieri la piccola Nicole, con i suoi genitori e con la sua insegnante Tonia Paolicelli, ha incontrato il sindaco che le ha consegnato il regalo ed una pergamena con la stampa della sua fiaba che dunque rimarrà come ricordo.
«Nicole – ha spiegato de Ruggieri – è riuscita col suo racconto a trasformare una negatività, in un punto di forza: il coronavirus cattivo diventa un reperto da esporre nel nostro museo per attrarre turisti e per questo diventa anch’egli materano dopo aver fatto guarire tutti per riconoscenza verso il Sindaco e la città» continua il primo cittadino.
«E’ un racconto che, nella sua semplicità, ci indica la strada da seguire. Matera può e deve rinascere, come una fenice, più forte di prima, tornando ad esprimere il valore della sua storia e della creatività dei suoi abitanti di cui Nicole è un eccellente esempio positivo”
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