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I fatti contestati a Roberto Sciammarella risalgono al 9 ottobre scorso, ma la 15enne ha presentato la sua denuncia ai carabinieri di Cosenza solo lo scorso 21 marzo. La ragazzina ha raccontato di aver conosciuto l’uomo al centro storico, dove Sciammarella, 47 anni, portava i suoi due figli al catechismo, presso il Duomo.
Secondo le indagini Sciammarella le chiese con una scusa, di accompagnarlo a casa: «Poichè lo conoscevo attraverso la chiesa – ha riferito la giovane ai carabinieri – mi è sembrato quasi normale accompagnarlo, anche perchè mi disse che eventualmente avrei potuto aspettarlo in macchina».
Alla fine però la giovane salì in casa di Sciammarella, che avrebbe iniziato a toccare con insistenza la minorenne, che era stata fatta accomodare su di un divano. «Mi ha dato dei baci sul collo e io a quel punto ero quasi paralizzata e non riuscivo a muovermi. Sciammarella – ha raccontato la ragazzina – ha approfittato del mio stato di disorientamento e quindi mi ha tolto la giacchetta da jeans e la maglietta che avevo sotto, lasciandomi col reggiseno. A questo punto io mi sono alzata di scatto per andare via ma lui, restando seduto sul divano, mi ha preso per i polsi e mi ha tirato a se, facendomi sedere a cavalcioni sulle sue gambe».
L’uomo le avrebbe dunque abbassato il reggiseno e cercato di avere un rapporto sessuale. «Lui – ha precisato – indossava i pantaloni… Ho cercato di allontanarlo … mi ha toccato … mi ha detto di togliermi i pantaloni. Ho risposto di no e lui, alzando in alto il braccio come se volesse colpirmi con uno schiaffo, mi ha detto di fare quello che mi diceva». La giovane alla fine riuscì a far desistere Sciammarella, che la riaccompagnò al Duomo, raccomandandole di non dire nulla di quello che era successo. Un’ora dopo il suo arrivo, si sentì male. Fu portata in ospedale, dove i medici le riscontrarono lo scoppio di un follicolo, pare causato da quel forte stress.
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