1 minuto per la lettura
Alla base degli atti persecutori, futili motivi. Con l’accusa di stalking, è finita in manette a Delianuova nel Reggino, Caterina Princi 32 anni, che avrebbe perseguitato due coniugi del luogo “rei” di aver rifiutato di fare da padrini di battesimo alla figlia. I fatti rilsagono al 2008 quando la donna, ha iniziato a compiere atti persecutori nei confronti di M.R. e G.C., dapprima tempestandoli con innumerevoli telefonate, tanto da costringerli a cambiare numero telefonico, poi facendo recapitare presso la loro abitazione, almeno ogni due tre giorni, un numero considerevole di lettere dal contenuto ingiurioso e minaccioso, fino ad effettuare persino incursioni presso l’esercizio commerciale gestito dalla coppia con modalità tali da far perdere loro anche molta clientela. L’escalation si è avuta nel mese di gennaio 2011 quando la donna entrata nell’attività commerciale ha iniziato a minacciare M.R., a danneggiare i prodotti in vendita e a trafugarne altri. Uscendo però è stata tratta in arresto dai Carabinieri della Stazione di Delianuova che l’hanno colta in flagranza di reato. Per gli stessi motivi la Princi, è stata sottoposta alla misura del divieto di avvicinarsi alle abitazioni e all’attività commerciale dei coniugi. Per tali fatti lo scorso febbraio è stata inoltre condannata dal Tribunale di Palmi a mesi 6 di reclusione. Ieri pomeriggio la Princi si è recata nuovamente presso l’esercizio commerciale dei coniugi, questa volta rei di aver rovinato la sua reputazione tanto da avergli messo contro la famiglia, e ha iniziato a danneggiare vasi, tazzine e altri oggetti. Poco dopo essere uscita è stata nuovamente arrestata per il reato di atti persecutori dai Carabinieri della Stazione di Delianuova e dopo le formalità di rito, è stata sottoposta agli arresti domiciliari a disposizione del Pm di turno presso la Procura della Repubblica di Palmi.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA