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REGGIO CALABRIA – C’è anche il deputato della Lega Domenico Furgiuele tra gli indagati nell’ambito dell’inchiesta Waterfront (SCOPRI TUTTI I DETTAGLI SULL’OPERAZIONE) della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria su una serie di appalti pilotati per agevolare la cosca Piromalli di Gioia Tauro.

L’accusa ipotizzata nei suoi confronti è concorso in turbata libertà degli incanti in qualità di ex legale rappresentante della società Terina coinvolta nell’inchiesta in relazione a due gare di appalto.

Dalla società Furgiuele si è dimesso dopo l’elezione al parlamento, Nei suoi confronti non sono stati emessi provvedimenti.

Sull’accaduto lo stesso Furgiuele ha dichiarato: «Chiarirò la mia posizione, sono tranquillissimo, chiarirò tutto, ho piena fiducia nella magistratura. Non è una cosa – sottolinea – che riguarda la mia attività politica, ma, come riporta la stampa, come amministratore di una società, avrei partecipato a due gare d’appalto incriminate, sulle 22 finite nell’inchiesta, non vincendone neanche una. Reazioni nel mio partito? Stasera chiamerò i vertici, sentirò Salvini» ha concluso.

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