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L’Assessore regionale ai Lavori Pubblici, Giuseppe Gentile, in accordo con il presidente Giuseppe Scopelliti, ha inteso rimuovere gli ostacoli che impedivano l’utilizzazione delle risorse destinate a finanziare i programmi denominati «Contratti di Quartiere II» per quelle città rimaste escluse dal programma di erogazione ministeriale. I sette centri urbani calabresi che beneficeranno della sovvenzione sono: Cosenza, Catanzaro, Reggio Calabria, Vibo Valentia, Crotone, Lamezia Terme e Corigliano Calabro, per i quali è previsto un finanziamento complessivo di circa 60 milioni di euro, attraverso l’accensione di un mutuo a totale carico della Regione Calabria.
Coadiuvato, dal dirigente generale Giovanni Laganà e del settore Politiche della Casa Antonio Capristo, l’Assessore Gentile ha promosso un incontro alla «Cassa Depositi e Prestiti» per avviare le procedure finalizzate alla stipula del contratto di finanziamento, alla firma del quale si spera di pervenire entro un termine massimo di 60 giorni.
I Contratti di Quartiere sono «Programmi Complessi», denominati «Programmi Innovativi in Ambito Urbano», di riqualificazione delle Città, che mirano al recupero di ambiti territoriali caratterizzati da diffuso degrado delle costruzione e dell’ambiente urbano, carenze di servizi e da contesti caratterizzati da scarsa coesione sociale e marcato disagio abitativo, i quali si caratterizzano spesso per la prevalente presenza di edilizia pubblica.
Gli interventi previsti si propongono, da un lato, il recupero da un punto di vista urbanistico della funzionalità e del decoro dei contesti nei quali risultano programmate, dall’altro, l’implementazione e la realizzazione di nuovi alloggi per l’edilizia sociale, anche attraverso il ricorso ad investimenti privati o di altri soggetti istituzionali.
Il piano degli investimenti previsto per le sette città interessate dai Programmi, prevede investimenti complessivi per oltre 240 milioni di euro, in parte provenienti da investitori privati, oltre ad una quota posta a carico dei Comuni. Adesso tocca proprio ai Comuni fare la propria parte, attivando, a loro volta, le procedure previste all’interno del proprio programma per il «Contratto di Quartiere», previa verifica delle possibilità di attuazione di quanto a suo tempo pianificato, ovvero attraverso iniziative di rimodulazione o rinegoziazione in ordine degli obiettivi individuati.
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