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Il corpo di Elisa Claps fu scoperto almeno un anno prima del ritrovamento ufficiale del 17 marzo 2010. Lo confermerebbe la perizia eseguita dal consulente Alessandro Travaglini, acquisita oggi dal gip Attilio Franco Orio in sede di incidente probatorio. Secondo il perito, che ha comparato l’età di alcuni semi e foglie di acero rinvenuti nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità di Potenza con lo stato della salma di Elisa, quei semi risalivano almeno all’anno precedente e che i resti della studentessa uccisa 18 anni fa sono stati svelati dal materiale vario che li ricoprivano e poi ricomposti.
«Siamo di fronte a perizie ‘spettacolari’ – le definisce il medico legale Francesco Introna, presente questa mattina all’incidente probatorio – sono state eseguite tutte con grande scupolosità e stanno confermando tutto l’impianto ipotizzato in precedenza. Ogni tassello sta andando al suo posto e il quadro va ricomponendosi». Al momento il gip Orio ha sospeso l’udienza per una breve pausa, in attesa di completare la deposizione dell’altro consulente convocato, Eva Sacchi che sta relazionando sulla classificazione dei vari reperti rinvenuti nel sottotetto della chiesa e nei locali attigui.
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