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«La nostra speranza è che i funerali di Elisa possano tenersì già a maggio». Gildo Claps, fratello della ragazza, a pochi minuti dall’inizio della prima udienza dell’incidente probatorio, in programma stamattina nel tribunale di Salerno, ha spiegato che «i prossimi giorni saranno molto importanti per definire le diverse fasi del procedimento. Di qui a qualche settimana ci aspettiamo il rinvio a giudizio per Danilo Restivo. E soprattutto speriamo che la salma possa essere restituita alla famiglia per poter celebrare i funerali». Anche se «è difficile una previsione sui temi – ha aggiunto il fratello di Elisa – se l’incidente probatorio si svolgerà senza intoppi, probabilmente potremo celebrare i funerali a maggio». A Salerno sono arrivati Filomena Iemma e Luciano Claps, la madre e il fratello di Elisa, che oggi parteciperanno all’udienza insieme al legale, Giuliana Scarpetta. «Io non ho potuto essere presente oggi – ha concluso Gildo – perchè ho subito un incidente e sono infortunato».
MAMMA FILOMENA
Questa non è «la svolta» della lunga storia di Elisa Claps ma per la sua mamma, Filomena «è la fine». La signora Iemma, stamattina, accompagnata dal legale Giuliana Scarpetta è arrivata al tribunale di Salerno dove prenderà il via la prima delle udienze prevista per l’incidente probatorio. A chi chiede alla mamma di Elisa in merito all’assenza, in videoconferenza, di Danilo Restivo, risponde: «Già lo sapevo, l’ho pensato dentro di me che non avrebbe avuto il coraggio di farsi vedere. Era previsto». «Oggi è arrivato il momento di consegnare la verità alla famiglia Claps, parte della verità, perchè sull’omicida ormai non c’è più alcun dubbio. Una parte perchè bisognerà andare avanti poi per scoprire i sodali di Restivo, cioè quelli che lo hanno aiutato a coprire, a nascondere, a depistare», ha aggiunto il legale della famiglia Claps, Giuliana Scarpetta, all’entrata del tribunale di Salerno, quando stava per iniziare la prima udienza prevista per l’incidente probatorio. Sui «sodali di Restivo» la Scarpetta rassicura: «Su di loro stiamo ancora lavorando».
La madre di elisa ha poi continuato: «Sarò sempre presente a Potenza, in Inghilterra, a Salerno, dovunque ci sarà un accusa per Danilo Restivo». Lei, che non ha mai smesso di combattere per conoscere la verità sulla morte della figlia Elisa, non si dice a favore della pena di morte ma per Restivo si augura questo: «Come condanna l’ho andrei ad appendere davanti alla chiesa della Santissima Trinità e gli andrei a tagliare un dito al giorno». Poi, ribadisce: «Danilo deve sapere che la mamma di Elisa non può dimenticare quello che lui ha fatto, deve avere il coraggio di guardarmi in faccia». Danilo ha comunicato di non voler partecipare all’udienza tramite la videoconferenza.
L’UDIENZA
Si è svolta per tutta la mattinata la prima parte dell’udienza dell’incidente probatorio sull’omicidio di Elisa Claps. Dopo la relazione del perito Giorgio Portera, è stata la volta di Cristina Cattaneo, cui è stata affidata una perizia decisiva dal gip: la Cattaneo ha infatti esaminato diverse componenti della salma della vittima decifrando le numerose ferite che l’assassino ha inferto alle costole, sulla schiena, per poi infierire tagliando otto ciocche di capelli e di vestiti della ragazza di Potenza. Ci sono numerose impronte digitali sui reperti rinvenuti nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità di Potenza: una sola, però, è ritenuta da Giorgio Portera, che le ha analizzate, utile alla identificazione. La comparazione con l’impronta digitale di Danilo Restivo è già stata fatta, con esito negativo. «Ho analizzato circa 20 reperti – ha spiegato Portera, che oggi è presente all’udienza dell’incidente probatorio sull’omicidio Claps in corso a Salerno – e ho trovato molte impronte, in condizioni frammentarie, e non utilizzabili. Ce n’è una però di medio livello, sulla quale si può procedere per una verifica. È già noto che non appartiene a Danilo Restivo». L’impronta, ha spiegato il perito, è stata rilevata su un cellophane trasparente che avvolgeva una statua a pochi passi dal luogo in cui è stato ritrovato il corpo di Elisa. «Ci sono impronte digitali anche sulle tegole che si trovavano sul corpo della vittima – ha detto Portera – ma queste non sono utilizzabili, purtroppo. Così come alcune tracce rilevate sulle bottiglie di birra che ho analizzato».
IL LEGALE DI RESTIVO
Le certezze sulla storia di Elisa Claps «le lascio alle altre parti». Mario Marinelli, legale di Danilo Restivo, unico indagato per l’omicidio di Elisa Claps, premette questo nel corso della breve pausa dell’udienza dell’ incidente probatorio in corso al Tribunale di Salerno. Una fase, questa, che non definisce decisiva «ma di emersioni investigative e processuali». A chi gli chiede se la storia sia, dunque, tutta da scrivere, l’avvocato Marinelli risponde: «si vedrà».
LA FINE DELL’UDIENZA
Filomena Iemma, la mamma di Elisa Claps, ha dovuto assistere alla visione delle foto relative ai resti di Elisa, «mi è toccata anche questa prova». Ma nonostante questo, dice, che «è andato tutto bene» e aggiunge «ormai siamo a buon punto». «Ero già preparata ad una giornata pesante – afferma Filomena – vedere certi personaggi, certo mi urta, mi dà fastidio perchè li ho visti già a Potenza. Ma si va avanti, è andata». Ribadisce che, l’assenza, in videoconferenza, di Danilo Restivo, per lei è dettata dal fatto che «non ha il coraggio di guardarmi in faccia». «Non si presenterà mai – ha aggiunto – non ha il coraggio di incrociare lo sguardo della mamma di Elisa». «La giornata è andata come mi aspettavo – ha concluso – le foto di mia figlia non le ho mai volute vedere, prima o poi dovevo affrontare anche questa prova. Piano piano affronterò anche le altre situazioni». «Non aveva mai visto quelle foto, io avrei preferito che non le toccasse anche questo – ha raccontato il legale della famiglia, Giuliana Scarpetta, in una pausa – ma quando ho invitato Filomena a uscire dall’aula, lei è rimasta. Ha detto: «è arrivato il momento di vedere tuttò». «Con grande dignità – ha concluso l’avvocato – e con grande sofferenza, ha assistito ad ogni proiezione».
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