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FLUMERI – Una settimana dedicata ai nuovi assunti e ai colloqui per altri giovani che sono sul punto di entrare a far parte della famiglia Industria Italiana Autobus.
Prosegue quindi l’opera di ringiovanimento all’interno dello stabilimento flumerese di IIA dando seguito all’accordo di gennaio sulle nuove assunzioni. Un programma che prevede altri colloqui e che vedrà il suo completamento entro la fine dell’estate con l’assunzione di 65 nuove figure lavorative.
Ad oggi sono già oltre 30 i giovani che sono stati cartellinati per IIA. E tutto ciò dimostra come l’azienda sia finalmente sulla strada del rilancio.
Peraltro c’è da registrare anche l’annuncio fatto dall’on. Generoso Maraia di altri 660 nuovi autobus che dovranno essere messi su strada per rispondere alla richiesta di distanziamento sociale come contrasto all’emergenza epidemiologica da Covid 19. E quindi il Governo è pronto a stanziare delle somme e l’azienda a partecipare alle gare.
L’azienda peraltro ha già dimostrato di avere intenzione di fare sul serio, Lo dimostrano gli investimenti fatti sullo stabilimento di valle Ufita, e la volontà di mantenere in sicurezza i suoi lavoratori.
Ricordiamo infatti che l’azienda ha fatto fare uno screening su tutti i lavoratori per garantire condizioni di sicurezza alle maestranze. Ben 250 tamponi, e solo uno è risultato positivo. E i colleghi che hanno condiviso con lui il lavoro hanno fatto il tampone risultando negativi. Queste sono tutte indicazioni della volontà dell’azienda di voler rimettere in moto lo stabilimento e a questo aggiungiamo che si va alle nuove assunzioni, quindi si torna, abbondantemente sopra le 300 unità. E anche i nuovi lavoratori hanno effettuato i test. Insomma sotto questo aspetto c’è sicurezza. Proseguono, intanto i lavori sulla struttura ufitana. Si stanno concludendo i lavori per il tetto, e per l’impianto di riscaldamento. Ma c’è stato anche un ulteriore e importate investimento, e cioè si è pensato al rilancio della cataforesi, dunque sono stati messi sul piatto diversi milioni di euro. E l’azienda mette la sicurezza al primo posto. A questo punto sono le commesse che potranno garantire il futuro. Per quest’anno c’è una copertura e per l’anno prossimo dovrebbero essere realizzate le linee. Tra giugno e luglio si dovrebbe avviare, con la linea della produzione. Già si lavora ora, anche se una in via approssimativa ma qualcosa si riesce a fare. E lo stabilimento di Flumeri si candida come Polo logistico dei materiali, servendo anche Bologna che farà capo alla struttura flumerese: In valle Ufita si faranno anche le componenti delle scocche per Bologna. E c’è ancora la carpenteria rinnovata, attraverso le nuove assunzioni.
Insomma lo stabilimento flumerese vive un momento positivo.
«Ritengo tuttavia opportuno che ci sia un confronto per fare il punto della situazione. Io penso – dice Silvia Curcio della segreteria provinciale della Fiom Cgil – che se la politica sostiene il progetto e si finanzia il trasporto pubblico, tutti i sacrifici fatti dagli operai in nove anni di vertenza, saranno ripagati. Abbiamo lottato perchè la produzione ritornasse in Italia, e chiediamo come sempre nuova forza lavoro. Il ricambio generazionale lo si sta avviando e questo abbiamo sempre voluto noi, che si favorisse il lavoro in Italia e che i giovani non abbandonassero il territorio e potessero creare le condizioni per il loro futuro qui. Il rilancio di IIA è un beneficio anche per l’indotto. Il territorio ufitano ne trarrà vantaggio».
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Se sono vere le voci che danno un bilancio 2019 con una perdita di più di 3 milioni di euro dopo che IIA ha consegnato centinaia di mezzi principalmente costruiti in Turchia, quindi pagati un prezzo inferiore del 20% e dopo che sono stati versati più di 30 milioni di euro dai soci Invitalia e Leonardo, c’è proprio da cantare vittoria e stare tranquilli.
Il prossimo anno come minimo di milioni ne perdono una quindicina.
Tanto qualcuno che paga il conto di questo ennesimo “affare” pubblico, lo si trova sempre…