Mezzi della Guardia di Finanza
1 minuto per la letturaREGGIO CALABRIA – Beni mobili e immobili per otto milioni di euro sono stati confiscati dal Nucleo speciale polizia valutaria della Guardia di finanza di Roma, con il coordinamento della Procura di Reggio Calabria all’imprenditore P. A., detto Daniele, di 50 anni, sorvegliato speciale con obbligo di soggiorno, ritenuto contiguo alle cosche di ‘ndrangheta degli Iamonte di Melito Porto Salvo e Piromalli di Gioia Tauro.
Il provvedimento è stato disposto dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria. Dalle indagini della finanza è emerso che l’imprenditore era, da tempo, in affari con la ‘ndrangheta, avendo avviato e accresciuto le proprie attività grazie alla contiguità funzionale e agli appoggi delle predette cosche, egemoni nelle rispettive aree di influenza.
Le indagini hanno preso spunto dall’operazione “Ada”, conclusasi con l’esecuzione, nel 2013, di provvedimenti cautelari e personali nei confronti di numerosi affiliati alla cosca Iamonte per il reato, tra gli altri, di associazione di tipo mafioso.
La confisca di beni ha riguardato il compendio aziendale di diverse imprese, quote societarie, immobili, autoveicoli e rapporti finanziari.
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