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Michele Ferraro Supervisore della società pallavolistica vibonese si è espresso sull’ultima sentenza della Corte Federale ed ha sfogato tutta la sua rabbia come un fiume in piena: “Ci sono due punti in questa oscura vicenda: la prima e’ che chi dovrebbe garantire l’applicazione dei regolamenti per conto della Federazione non lo ha saputo o voluto fare; eppure, da quest’anno, per facilitare il compito degli addetti ai lavori, e’ stato inserito il ‘referto elettronico’ e ciò ha comportato, come normale che sia, ulteriori esborsi economici; il nuovo mezzo tecnologico ha immediatamente ‘segnalato’ al Delegato Tecnico presente il cambio irregolare e cioè la presenza in campo di ben cinque stranieri; il lungo conciliabolo di quest’ultimo con il 2^ arbitro, regolarmente videoripreso, ha portato alla conclusione che nulla fosse successo.
Ferraro si chiede anche come in un campionato di A1, con le tante spese che si è costretti ad affrontare e che servono solo ed esclusivamente a coprire le spese degli arbitri, accettare quanto accaduto? “Certamente ho conosciuto tantissimi Ufficiali di Gara – spiega Ferraro – che hanno una forte personalità e preparazione ma su altri che fortunatamente rappresentano una piccola minoranza bisognerebbe un pà riflettere. Il secondo punto riguarda invece, il comportamento tenuto nei vari gradi di giudizio dai vari organi a cui è stato demandata la decisione; anche in questo caso è stata scelta la via più semplice, cioè quella di non decidere e quindi di non prendere in considerazione neanche minimamente ciò che era stato richiesto: audizione degli ufficiali di gara, filmato televisivo e, dulcis in fundo, la richiesta fondamentale di avere la copia del “nuovissimo e tanto decantato referto elettronico”.
Sulla motivazione di rigetto delle richieste della società Ferraro ha dichiarato: “Ci si è basati erroneamente sul ritardo nel preannuncio del reclamo, tesi giustamente portata avanti dalla Società Pallavolo Modena, nei confronti della quale, indipendentemente da ciò che è accaduto, nutriamo tantissimo rispetto; a mio modesto parere, che è poi il parere di tantissimi legali, anche affermati e che da anni ruotano nel mondo del volley, nel caso specifico trattandosi di una gravissima violazione del regolamento federale, chi ha deciso nei vari gradi di giudizio si sarebbe dovuto attenere scrupolosamente ad una norma ben specifica (art.8, comma 2 del Regolamento Giurisdizionale) che senza bisogno di riportare integralmente in sostanza recita che il G.U.F. ha competenza a giudicare sulla regolarita’ di svolgimento delle gare, sulla regolarita’ della posizione dei giocatori ed altro; ma vi e’ di piu’: in passato, in un analogo caso ( Trentino / Treviso comunicato ufficiale n. 10 del 14/12/2000), il Giudice di allora motivo’ la sua decisione, dando partita persa a tavolino alla squadra che aveva commesso l’irregolarita’ nello schieramento degli stranieri, e come motivazione della decisione sostenne che “ la proposizione o il preannuncio del reclamo non possono costituire condizioni di procedibilità e che quindi il Giudice può d’ufficio, indipendentemente dalla proposizione o del preannuncio del reclamo, entrare nel merito delle problematiche che riguardano violazioni del regolamento. La circostanza che più ci fa riflettere – afferma ancora Ferraro – è che lo stesso G.U.F. di allora, che e’ poi lo stesso di oggi, ha deciso per lo stesso caso (unico in dieci anni) in maniera completamente differente, capovolgendo una sua precedente decisione !! …e si badi bene, e’ vero che oggi esistono nuove regole in confronto a dieci anni orsono, ma i principi, contenuti nel detto art.8 e’ difficile che siano potuti cambiare”.
Secondo il supervisore della società vibonese, il danno subito e’ molto grave, in quanto una diversa decisione, anche sul campo di gioco nell’immediatezza, avrebbe comportato un cambiamento nel punteggio: “se si fosse intervenuti nell’immediatezza del verificarsi dell’evento, la Pallavolo Modena non avrebbe neanche dovuto pagare la somma di € 2.600. Ho voluto, sommariamente dire tutto cio’ per portare a conoscenza dei nostri tifosi che le nostre ragioni erano e sono molto ma molto fondate e che conoscendo bene il Presidente Callipo continueremo a portare avanti sino all’ultima possibilita’ che avremo, anche eventualmente in altre sedi”.
L’idea che si è fatto Ferraro è che “nel mondo del volley, è giunto il momento di riflettere seriamente su alcune situazioni, di non far finta di niente e di affrontare, se si è in grado, le varie situazioni con determinazione e professionalità; è necessario un cambio generazionale che deve iniziare dalla periferia per poi arrivare al centro; si sente la necessità di avere delle figure nuove, propositive che in poche parole stiano al passo con i tempi e chi occupa degli incarichi lo faccia solo per il tempo di una legislatura …e’ proprio incredibile che ci siano sempre le stesse facce, gli stessi componenti, gli stessi responsabili per decine e decine di anni. E poi mi sia consentito, si svolgano piu’ corsi di aggiornamento e perfezionamento in genere e si cerchi, non dico sempre, ma qualche volta di fare andare avanti qualcuno che valga”.

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