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Il consiglio d’amministrazione della società “Stretto di Messina” ha confermato Pietro Ciucci (in foto) nella carica di amministratore delegato, e proprio Ciucci, facendo il punto sullo stato dell’opera, ha rilevato che «il triennio 2008-2010 è stato intenso e decisivo per il progetto del ponte, sono state poste in essere tutte le condizioni per la ripresa delle attività dopo l’ingiustificato blocco che l’opera subì nel 2006. Sono stati raggiunti nei tempi tutti gli obiettivi che ci eravamo prefissati».
Nel consiglio di amministrazione rinnovato dall’assemblea siedono oltre a Ciucci, Giuseppe Zamberletti (presidente), Stefano Granati (vice presidente), Massimo Averardi, Maurizio Ballistreri, Rosario Maria Infantino, Antonio Pappalardo, Ercole Pietro Pellicanò, Folco Quilici, Guglielmo Rositani, Matteo Maria Triglia.
Nel ripercorrere le tappe del rilancio del progetto del ponte, Ciucci ha ricordato che dal 2008, anno in cui il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli «ha ridato il via al ponte, sono stati firmati gli accordi con le imprese coinvolte nella realizzazione dell’infrastruttura, è stato varato l’aumento di capitale che completa la copertura del 40% del fabbisogno dell’opera ed è stata approvata la Convenzione con il relativo piano finanziario. A dicembre del 2009 sono stati aperti i cantieri della prima opera propedeutica del ponte, la cosiddetta ‘variante di Cannitellò per risolvere le interferenze con il futuro cantiere della torre del ponte, lato Calabria.
La principale attività del 2010 ha riguardato la progettazione definitiva, l’esecuzione delle indagini topografiche e geognostiche nonchè il monitoraggio ambientale ante operam e il relativo controllo delle varie attività. A fine dicembre, in linea con il crono programma, il contrante generale ha consegnato alla Stretto di Messina il progetto definitivo del ponte e degli oltre 40 chilometri di raccordi stradali e ferroviari. Questa fase – ha proseguito Ciucci – ha consentito di attivare importanti ricadute economiche, con un valore della produzione per il 2010 pari a 110 milioni di euro immessi direttamente sul mercato. L’avvio delle attività operative da parte del contraente generale, del monitore ambientale e del project management consultant ha comportato oltre 160 contratti con aziende italiane, molte di queste calabresi e siciliane».
Ciucci ha aggiunto che «abbiamo firmato pochi giorni fa con il Comune di Messina l’accordo sulle procedure e metodologie per la determinazione delle indennità di espropriazione, analogo accordo a breve sarà firmato con Villa San Giovanni. Abbiamo raggiunto importanti accordi per la gestione delle aree di cantiere e dei siti di conferimento delle terre che interesseranno il versante siciliano e in parte di quello calabrese, per il quale tali intese saranno completate nei prossimi giorni».
«Prevediamo a breve l’approvazione del progetto definitivo da parte della società a conclusione di una complessa attività di verifica» ha aggiunto Ciucci che «consentirà il successivo avvio dell’istruttoria da parte del ministero delle Infrastrutture che si concluderà con l’approvazione da parte del Cipe. Secondo i tempi di legge, tale procedura potrà essere ultimata entro l’estate, consentendo «di aprire i cantieri per fine 2011, inizio 2012. Entro il 2011 saranno completati i lavori della ‘variante di Cannitello’. Inoltre sempre nel 2011, nell’ambito del project finance, sarà strutturata l’operazione finanziaria, la negoziazione con il mercato e la successiva definizione dei finanziamenti. Si prevede di aprire l’opera al traffico per la fine del 2017».

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