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L’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavoro, servizi e forniture rende noto che a seguito della segnalazione ricevuta dalla Dda di Reggio Calabria ha provveduto a inserire nel proprio casellario i nominativi degli imprenditori segnalati che, per ottenere appalti di pulizie sui treni, hanno pagato il pizzo alla ndrangheta senza denunciare le malversazioni all’Autorità giudiziaria. Questi soggetti non potranno partecipare ad appalti per il periodo di tre anni. La misura è stata introdotta con il «pacchetto sicurezza»(legge n. 94) del luglio 2009 e trova ora la prima applicazione. «Interdire la partecipazione agli appalti da parte chi paga il pizzo è uno strumento formidabile per il contrasto alla criminalità organizzata – ha dichiarato il presidente dell’Authority Giuseppe Brienza riprendendo le dichiarazioni di oggi del Procuratore Nazionale Antimafia Pietro Grasso – e l’Avcp farà la sua parte per sostenere le imprese sane e rendere il mercato trasparente e privo di interferenze».
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