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CORIGLIANO ROSSANO (COSENZA) – «Come sindaci dell’Ambito raccolta ottimale della Sibaritide, che comprende i 35 comuni dell’intera fascia ionica della provincia di Cosenza, non possiamo non esprimere forte preoccupazione per il blocco dei conferimenti presso gli impianti di trattamento che si registra ormai dallo scorso venerdì».
E quanto si afferma in un comunicato unitario dei primi cittadini della zona zona.
«Per giorni abbiamo atteso l’individuazione di soluzioni urgenti da parte della Regione – è detto nel comunicato – ma dopo quasi una settimana la situazione è divenuta insostenibile dal punto di vista ambientale, sanitario e del decoro urbano, con i centri urbani già sommersi di rifiuti. Appena entrati faticosamente nella cosiddetta fase 2 dell’emergenza Coronavirus , con le nostre comunità stanche e provate, questa situazione rappresenta un altro duro colpo alla nostra economia che faticosamente sta cercando di riprendersi dal lockdown e riteniamo inaccettabile che non si siano ancora individuate soluzioni idonee per far riprendere i conferimenti. Da sindaci affrontiamo quotidianamente ogni emergenza, ed auspichiamo una riforma del sistema dei rifiuti calabresi che non ci soddisfa né dal punto di vista tecnico né dal punto di vista della sostenibilità finanziaria, ma non v’è dubbio che per salvare ciò che resta della stagione estiva alle porte è necessario un intervento indifferibile da parte dell’esecutivo regionale».
«Il rischio concreto – riporta ancora il comunicato – è che saremo presto in una situazione peggiore di quella che abbiamo affrontato per l’emergenza Covid, con rifiuti che si conteranno in metri di altezza e che, con le alte temperature, diventeranno una vera e propria bomba sanitaria, oltre che la cartolina di una Calabria sporca ed arretrata. Da sindaci non possiamo restare in silenzio mentre ciò accade, anche perché abbiamo il dovere di dare delle spiegazioni alle nostre comunità. Ribadiamo la massima disponibilità al confronto con l’esecutivo regionale in un momento nel quale, invece, avremmo dovuto affrontare col Governo la questione della sostenibilità finanziaria del ciclo dei rifiuti calabrese, ma tutto questo diventa oggettivamente impossibile se non superiamo l’emergenza attuale. Per questa ragione, di concerto con l’intera Ato, ci aspettiamo provvedimenti risolutivi».
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