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di Alfonso Pecoraro

AL TERMINE dell’ennesima giornata convulsa, Giuseppe Postiglione, il proprietario del Potenza decide definitivamente di farsi da parte. Al messaggio postato sul suo profilo di Facebook si è arrivati dopo una serie di eventi che prendono spunto dalla protesta di lunedì dei calciatori attualmente in forza al Potenza. Senza rimborsi spesa da tempo e senza un punto di riferimento credibile della società, gli atleti avevano chiesto l’aiuto delle istituzioni e dei tifosi per chiudere la stagione. Il patron aveva dato loro una sponda fertile, confermando la sua impossibilità ad onorare gli impegni fin da subito.
Come in effetti è stato nella giornata di ieri, quando ad alcuni atleti è stata negata la possibilità di mangiare, ad altri di avere dimora in città, ad altri ancora di averla solo fino alla fine del mese.
Reazione immediata quella di andare dal sindaco Santarsiero. Il primo cittadino, nel primo pomeriggio, ha lanciato un appello alla città, confermando che come istituzione non avrebbe potuto garantire nulla ai giovani atleti. I quali, in serata, sono anche andati dal presidente del Comitato regionale della Figc, Piero Rinaldi. Quest’ultimo ha consigliato loro di rivolgersi al sindacato dei calciatori e, comunque, di scendere in campo questo pomeriggio per la partita contro l’Avigliano.
Decisione che sembra orientata in tal senso, pare, anche grazie a qualche garanzia da parte di alcuni tifosi organizzati, pronti a fare una colletta per le spese vive del Potenza.
Postiglione, al termine di una lunga riflessione pomeridiana, ha prodotto un comunicato che sa di apertura incondizionata verso chiunque (Associazione, Atletico, Murgia, o interlocutori vari ed eventuali) voglia dare un seguito al calcio in città. In sostanza non vuole essere un ostacolo.
Adesso, da un lato, occorre dare concretezza a questa mossa. Anche perchè già quando era in carica e poi successivamente, Postiglione ha già prodotto in tal senso. Dall’altro, lanciato il messaggio, bisogna pazientemente attendere che qualcuno lo raccolga.

Ecco il testo scritto da Postiglione:
“Non so se sono il più titolato a poterne parlare, ma ritengo che la questione calcistica in città meriti maggior rispetto. Mi sono sempre professato innocente ed ancora oggi ribadisco questo concetto. In cuor mio , però, con molta onestà è da tempo che mi chiedo se, un capoluogo di regione come Potenza, meriti di essere rappresentato nella massima espressione calcistica da una proprietà che vede il suo massimo esponente invischiato in innumerevoli procedimenti penali.
Io, proprio io parlo di ciò. Si, perché pur professandomi innocente non posso mettere il cosiddetto prosciutto sugli occhi e nascondere a me stesso l’inadeguatezza nel rivestire questo ruolo.
Su di me pende già una condanna: essere il proprietario del Potenza Sport Club, una mia creatura dalla quale non riesco proprio a distaccarmi pur volendo e da molto tempo anche.
Ho cercato in tutte le salse di trovare una soluzione per lasciare la proprietà: sono andato dal sindaco, ho parlato con i miei contestatori, ho portato imprenditori a Potenza, ma nulla!!
Ora credo che la misura sia colma, i miei guai anche e sopratutto economici, quando più in alto stai prima di cadere tanto più ti fai male quando atteri, non mi consentono di poter far più fronte nemmeno agli spiccioli per poter garantire a giovani calciatori forestieri ed adulti padri di famiglia il necessario per vivere.
La società così come si trova in questo momento non può’ incassare nemmeno un minimo introito dal campo.
Non c’è che dire, non ci sono margini per poter andare avanti, per lasciare la proprietà le ho provate tutte. Non ci sono riuscito e di tanto me ne scuso con tutti.
Non mi sento di poter rappresentare in questo momento il mitico leone e non ho più la forza economica per farlo, non mi resta che farmi, questa volta definitivamente da parte chiedendo scusa a tutti, nessuno escluso, se non ce l’ho fatta.
Ci ho provato, ma non sono in condizione di riuscirci.
Resto a disposizione di tutti per valutare il futuro, quel futuro che ora non sono in grado di garantire.
Il 28 di aprile sarò protagonista di uno dei momenti più importanti della mia vita, si deciderà se i fatti contestatimi sono degni di un processo o meritori di un’archiviazione, non penso di avere la lucidità per concentrarmi su altro.
Con grande umiltà sono a disposizione di tutti, del sindaco, delle istituzioni, degli imprenditori, dei tifosi: della città.
Sono aperto a qualsiasi scenario, a qualsiasi cessione GRATUITA sia essa della società, della matricola, del titolo o semplicemente del brand, l’importante che il calcio rinasca a Potenza. Che io non sia mai quello che oltre ad aver fatto morire il calcio si renda protagonista anche della sua mancata rinascita”.

Con tante scuse
Giuseppe Postiglione

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