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Per il caso Fallara al Comune di Reggio Calabria, arrivano gli 007 del Ministero. La decisione sarebbe stata presa anche sulla scorta della denuncia al Ministero dell’economia e delle finanze da parte del Pd reggino, di una interpellanza parlamentare urgente alla Camera e di una interrogazione urgente al Senato.
A Roma dopo un lungo tiro e molla hanno deciso di volerci vedere chiaro sui conti di palazzo San Giorgio. E per questo motivo è stata disposta su iniziativa del Ministero della funzione pubblica una verifica ispettiva da parte del Ministero del tesoro nei confronti del Comune di Reggio Calabria. In particolare gli ispettori del ministero avranno un doppio mandato. Dovranno da una parte verificare lo stato delle casse comunali verificando l’ipotesi di dissesto finanziario da più parti denunciato che ha portato in piazza lavoratori, organizzazioni imprenditoriali, sindacati e terzo settore. Dall’altra verificare le liquidazioni illegittime (su cui sta già indagando la Procura della Repubblica) a favore di dirigenti comunali (Orsola Fallara, Franco Zoccali, Saverio Putortì e Antonio Barrile) e professionisti esterni (Bruno Labate e Giovanni Artuso). Gli esponenti del Partito democratico Demetrio Naccari Carlizzi e Sebastiano Romeo dopo le dichiarazioni rese in una conferenza stampa delle scorse settimane avevano presentato un esposto alla Procura e al Ministero del tesoro chiedendo a quest’ultimo di inviare gli ispettori. Una vicenda che ha portato già l’iscrizione nel registro degli indagati, in concorso con la stessa Fallara, dell’attuale governatore della Calabria, Giuseppe Scopelliti (all’epoca dei fatti sindaco della città dello Stretto) per abuso d’ufficio e dell’architetto Bruno Labate per peculato. Gli
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