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Un allevamento di suini è stato chiuso a Spilinga, nel Vibonese, a seguito di un’ispezione del Corpo forestale dello Stato che ha rilevato il mancato rispetto delle norme igienico-sanitarie. Nel corso del controllo, effettuato all’interno di un’azienda ubicata nel comprensorio del Monte Poro, dove venivano allevati suini della razza «suino nero di Calabria», gli agenti hanno riscontrato gravi carenze igieniche, sanitarie e strutturali, in seguito alle quali si è reso necessario l’intervento di personale medico dell’Unità operativa veterinaria dell’Azienda Ospedaliera provinciale di Vibo.
Il personale veterinario ha di fatto confermato le varie irregolarità accertate dai militari della Forestale di Spilinga, evidenziando ulteriori « criticità» all’interno della stessa azienda zootecnica. Secondo quanto emerso, gli esemplari di suino nero, razza utilizzata per la produzione di salumi di alta qualità, riconosciuti in ambito nazionale, erano tenuti in ricoveri fatiscenti, privi delle più basilari condizioni per garantire il benessere animale. Ulteriori inadempienze sono emerse dal controllo sullo smaltimento delle deiezioni animali: il recinto dove venivano rinchiusi i capi di bestiame è risultato, infatti, privo di qualsiasi canale atto a convogliare e smaltire idoneamente i liquami. Per il titolare dell’allevamento è scattata la cancellazione dalla Banca dati nazionale del settore.
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