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di CARMINE VACCARO*
RACCOGLIAMO l’allarme del Governatore della Banca d’Italia Draghi sul “peso” fortemente negativo della mafia sul Pil, al di là del dato puramente statistico e generalizzato che ci accomuna con la situazione pugliese. Pur nelle dovute distinzioni tra la situazione di criminalità organizzata che si registra in Puglia e quella in Basilicata, il monito che ci sentiamo di raccogliere come sindacato riguarda l’esigenza di una presenza costante e visibile dello Stato per la tutela del territorio e delle attività economiche, e quindi la diffusione e valorizzazione della cultura della legalità quale elemento di caratterizzazione
degli interventi pubblici e privati. E’ questa la motivazione centrale dell’adesione, insieme a Cisl e Cgil, alla campagna sulla legalità promossa
dalle associazioni di Libera e Arci, e della sottoscrizione di un Protocollo d’intesa “Le illegalità nel mondo del lavoroe ruolo della criminalità organizzata”, un tema che si fa sempre più importante e urgente da dover affrontare con il necessario coinvolgimento delle Istituzioni, Associazioni,
e cittadini per combattere una piaga che si sta allargando a macchia d’olio.
Ed è questa la ragione dell’adesione alla sedicesima “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie” con la manifestazione centrale a Potenza il 19 marzo prossimo. Continuamo a sostenere la necessità
di un Piano straordinario di lotta al lavoro sommerso, a partire dai settori a maggiore incidenza, con il coinvolgimento delle Parti sociali e degli enti locali, finalizzato all’incremento delle attività ispettive, all’utilizzo delle forme contrattuali più adeguate, all’individuazione di forme di premialità per le imprese che mostrano di operare nella legalità, al contrasto di ogni forma di sfruttamento dei lavoratori stranieri, prevedendo la regolarizzazione dei lavoratori anche per i settori esclusi dalla “Dichiarazione di emersione “del 2009. E ancora, un più efficace utilizzo dei fondi strutturali destinati alla sicurezza attraverso il potenziamento della “filiera della legalità”, della sorveglianza informatizzata, delle verifiche sulla filiera degli appalti pubblici
e del settore agroalimentare, la prevenzione delle infiltrazioni nell’economia
regolare, la lotta al racket ed all’usura. Il sindacato intende dare il proprio
contributo alle imprese per non cedere ai ricatti dell’illegalità di qualunque natura perché, come ha sottolineato il Governatore Draghi, l’illegalità può sfibrare pericolosamente il tessuto di una società fino a mettere a repentaglio la stessa democrazia, nella consapevolezza che cultura della legalità e trasparenza amministrativa (anche e soprattutto nella spesa dei fondi comunitari) sono due facce della stessa medaglia”.
*Segretario regionale della Uil lucana
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