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AVELLINO – Un giovane di origini senegalesi è stato arrestato dalla Polizia a Napoli per violenza sessuale. Il fatto risale al primo pomeriggio di domenica 3 maggio, ultimo giorno di lockdown: l’uomo ha abusato di una donna che era in attesa del bus per Avellino nel parcheggio Metropark in corso Arnaldo Lucci, nei pressi della stazione centrale. Le indagini sull’accaduto proseguono anche attraverso la visione delle immagini registrate dagli impianti di videosorveglianza presenti nel parcheggio: si cerca di far luce sulla partecipazione di eventuali complici o su omissioni di soccorso da parte di persone presenti.
La vittima della violenza sessuale è una donna di 48 anni che lavora come infermiera nel reparto di Psichiatria di una struttura pubblica che cura persone precedentemente affette da Covid-19. La donna ha raccontato quanto le è accaduto in un’intervista pubblicata nell’edizione napoletana di Repubblica.
Nel racconto riferisce che “è passata una donna” che “ha visto tutto” e, nonostante lei abbia urlato chiedendo aiuto e di avvertire le forze dell’ordine, “si è allontanata, è scomparsa, non ha fatto nulla. Non ho avuto le allucinazioni – aggiunge – è stata ripresa dalle telecamere e la polizia sta cercando di identificarla”.
L’incubo è finito solo quando è arrivato l’autobus che la donna attendeva: “L’autista ha visto cosa stava succedendo, è sceso e ha cominciato a urlare. Intanto però è arrivato l’Esercito. Tre militari lo hanno circondato e a quel punto io sono riuscita ad alzarmi e mi sono rifugiata sull’autobus. Poi è arrivata anche la polizia, quattro volanti per bloccare quell’essere immondo. Non mi hanno lasciato più. Mi hanno portato in ospedale, per reazione mi è salita la febbre, tale è stato lo choc. La polizia ha avvertito mio marito. Hanno visto i filmati, alcuni poliziotti non ce l’hanno fatta a guardare fino alla fine per la rabbia e il disgusto. Ma voglio dire grazie alla dirigente delle volanti, che ha capito cosa ho vissuto”.

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