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Il Piano regolatore del Porto di Crotone sarà presto una realtà. L’Autorità portuale di Gioia Tauro e della Calabria, guidata dal presidente Giovanni Grimaldi, competente anche per lo scalo crotonese, dopo aver finanziato la redazione dello strumento (con lo stanziamento di 313 mila euro) ha promosso il primo tavolo istituzionale di confronto, nel corso del quale sono state illustrate le linee guida che segneranno il futuro sviluppo dell’infrastruttura portuale, destinata a divenire un importante scalo turistico con vista sul Mediterraneo. All’incontro, il neo segretario generale dell’Autorità, Salvatore Silvestri, la vicepresidente della giunta regionale della Calabria, Antonella Stasi, il sindaco del Comune di Crotone, Peppino Vallone, il presidente della Camera di Commercio, Fortunato Roberto Salerno, il comandante della Capitaneria di porto, capitano di vascello Nicola Freda, il funzionario del Genio Civile – Opere marittime Giovanni Barone e la società incaricata alla redazione tecnica del Piano la RTI: Idrotec-Viola-Soil.
Nelle direttrici tracciate, tra le altre cose, è prevista la realizzazione di diverse infrastrutture, tra cui un terminal-traghetti per l’attracco di navi passeggere con annessi servizi, un comparto per la cantieristica con nuove strutture destinate alle manutenzioni navali nonché alla costruzione e al rimessaggio di imbarcazioni di piccolo e medio tonnellaggio. Tra gli altri interventi programmati, «la realizzazione di un’area passeggeri con accosti per unità adibite a collegamenti marittimi con la Grecia e per navi da crociera». Sarà, poi, completato «l’ampliamento del porto Nuovo con la realizzazione di banchine e piazzali operativi polifunzionali a supporto anche di attività di logistica integrata e di trasporto intermodale». Un altro ampliamento è previsto, insieme alla messa in sicurezza, «nel bacino del porto Vecchio con conseguente aumento dei posti di ormeggio per il diportismo e la piccola pesca». Massima attenzione sarà posta al tema della «bonifica delle aree inquinate come sito d’interesse nazionale e alla riqualificazione per usi urbani, con la creazione di un waterfront sulla consortile nel rispetto dell’azione amministrativa e della presenza della Stu del porto e della stazione». Tutte questi interventi verranno realizzati in stretta sinergia con la programmazione della Società Marina di Crotone Spa, che proprio dello sviluppo del porto pitagorico si deve occupare. Il nuovo Piano regolatore portuale dovrà considerare «la multifunzionalità dello scalo come risorsa unica: il traffico commerciale (passeggeri, merci), il traffico crocieristico, il diporto nautico, la cantieristica, la pesca e l’eventuale lavorazione di prodotti ittici, che rappresentano i settori principali e strategici dell’economia portuale. Il progetto dovrà quindi essere elaborato considerando ambiti distinti ma interdipendenti, il porto operativo e le interazioni: porto-città, porto-aree industriali, città-diporto-turismo».

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