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di Pietro Scognamiglio
CONTINUANO a sovrapporsi nuove piste, in un quadro sempre più contorto. L’indiscrezione riportata nella nostra edizione di ieri ha un suo fondamento: il costruttore Vincenzo Calce, presidente dimissionario del Sapri, è entrato in contatto con Giuseppe Postiglione. Questo significa che le sue mire riguardano il Potenza Sport Club. A generare l’approccio con il costruttore paganese sarebbe stato proprio l’attuale direttore sportivo del club di Postiglione, Sergio Caputo. C’è di più. Su uno dei profili Facebook che seguono assai da vicino (o dall’interno?) le vicende della società di Postiglione, si parla di un’operazione dai connotati quantomai pittoreschi: “Calce sbarcherebbe a Potenza – può leggerlo chiunque su Ecce Potenza, è una pagina aperta – solo dopo che Lordi (il presidente del Tanagro, ndr) abbia rilevato da Postiglione la società e coinvolto l’intera comunità sportiva cittadina, poiché in avventure dubbie nessuno vorrebbe buttarsi. Il “sacrificio” di Postiglione sarebbe quello di auto-esiliarsi, acquisendo il titolo del Sapri e andando a coltivare la sua passione fuori regione portando con se il gruppo di giovani calciatori attualmente legati alla sua società”. Dal golfo di Policastro arrivano conferme. Quindi traduciamo: Postiglione a Sapri e il tandem Lordi – Calce a Potenza, ma solo dopo aver coinvolto intorno al titolo del Potenza Sport Club tutte le altre realtà che gravitano intorno al calcio cittadino. Nulla di diverso da quanto ci aveva rivelato ieri lo stesso Orazio Lordi dopo essere stato ricevuto dal sindaco Santarsiero. Almeno parrebbe.
Il tutto però mentre il progetto Fortis va avanti, e sembra trovare un punto di incontro con Postiglione solo nei termini di un’eventuale cessione del marchio del Potenza Sport Club. Niente a che vedere col titolo sportivo. Uno degli imprenditori contattati dall’associazione Il Mio Potenza per onorare l’accordo con la società murgiana – il salernitano Carmine Melella – è atteso a giorni in città. Contestualmente alla sua visita dovrebbe essere pagato lo stipendio di febbraio dei calciatori della Fortis Murgia, valido come parte del corrispettivo per la cessione del 55% delle quote sociali Fortis (titolo di serie D) alla città di Potenza.
Due strade parallele che non possono incontrarsi, se non – al massimo – secondo le modalità dettate dall’intervento pubblicato in pagina, a firma di uno dei promotori dell’associazione Il Mio Potenza.
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