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Chi esce di casa non dimentichi la mascherina. Da oggi è obbligatoria e ci sono sanzioni per chi non la usa. I bambini al di sotto dei 6 anni e i soggetti con forme di disabilità “non compatibili con l’uso continuativo della mascherina”, possono farne a meno. “In tali ultimi casi laddove possibile, ne è comunque raccomandato l’utilizzo sotto stretta sorveglianza dei soggetti all’uopo titolati” si legge nell’ultima ordinanza del governatore della Campania, Vincenzo De Luca che contiene le disposizioni per la prevenzione e la gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. Jogging sì ma da soli, dalle 6 alle 8,30, senza mascherina ma avendo comunque l’obbligo di portarla con sé in modo da poterla indossare in caso di vicinanza ad altre persone. Per l’attività motoria, che può essere una semplice passeggiata la mascherina invece ci vuole. Chi non ce l’ha la mascherina dovrà comprarla senza farsi fregare. Saranno circa 20mila i punti vendita della grande distribuzione dove da oggi le mascherine chirurgiche potranno essere acquistate da tutti i cittadini a 0,50 centesimi, al netto dell’Iva. È questo il risultato dell’accordo siglato ufficialmente stamattina dal Commissario Arcuri, Confcommercio, Federdistribuzione e Conad. L’intesa siglata tra il Commissario e le grandi catene di distribuzione avrà valore anche per tutti i commercianti italiani loro associati. Il Commissario Arcuri ha così commentato: “L’accordo che in poche ore abbiamo siglato è una bella pagina nella gestione di questa drammatica emergenza. Ringrazio Confcommercio, Federdistribuzione e Conad per la disponibilità ed il senso di responsabilità verso il Paese che hanno concretamente dimostrato. Il diritto dei cittadini di tutelare la loro salute acquistando mascherine ad un prezzo equo è un diritto essenziale che lo Stato deve garantire”. Il Commissario ha infine aggiunto: ”L’intesa consentirà alle imprese di non subire alcuna perdita, e contemporaneamente confermerà la loro fondamentale “utilità sociale”. Dopo l’accordo siglato con Farmacie e Parafarmacie (30mila punti vendita) e quello odierno con le grandi catene di distribuzione, nei prossimi giorni sarà formalizzato l’accordo già raggiunto con la Federazione nazionale dei tabaccai. In tal modo saranno 100mila i punti vendita di mascherine chirurgiche in Italia; uno ogni 600 abitanti.

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