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COSENZA – La cerimonia premiazione della nona edizione del premio per la cultura Mediterranea della fondazione Carical si terrà domani alle 17:30 al Teatro Rendano. Sette sezioni per altrettanti protagonisti della cultura che hanno saputo raccontare, attraverso lavori e branche completamente differenti, la cultura “Mediterranea”, le sue implicazioni e ovviamente le scosse telluriche che attraversano la modernità “liquida” del nostro secolo.
I nomi anche quest’anno sono importanti, con un ex aequo che riguarda il premio speciale della fondazione che sarà consegnato a due scrittori, uno calabrese e l’altro lucano. Questo aspetto “di confine” è un po’ il segno di riconoscimento di questo premio. E non a caso per una delle sezioni più prestigiose, quella che nel corso degli anni è stata prerogativa di autori molto importanti come Amos Oz, Tahar Ben Jelloun e David Grossman, sarà consegnato allo scrittore polacco Marek Halter, che ha dedicato gran parte della sua intensa attività a promuovere il dialogo a favore della pace in Medioriente.
Non solo gli aspetti “politici” l’impegno intellettuale e la lotta per la pace. Nell’impianto del premio c’è anche un lungo fil rouge che collega i temi più discussi dell’oggi. Non a caso la sezione “Scienze dell’Uomo” premierà Massimo Recalcati, il filosofo e psicoanalista autore di bestseller sui conflitti generazionali tra genitori e figli. Sul fronte narrativa c’è da segnalare il “romanzo storico” dello spagnolo Marcos Chicot. Il libro “L’assassinio di Pitagora”, edito da Salani, è un thriller ambientato nella Crotone del 510 a.c. Una cronaca avvicente che ha conquistato i lettori grazie al classico passaparola. Sempre la sezione narrativa, questa volta dedicata ai giovani, premierà il giornalista e scrittore Francesco Vecchi per il romanzo “Avrà l’odore delle cose nuove” (Leone editore). Tra i volti, assieme a suo padre, più noti della divulgazione scientifica c’è certamente Alberto Angela, che si aggiudica il premio nella sezione Cultura dell’Informazione. Chiude con la sezione Traduzione la studiosa della lingua e letteratura portoghese, Guia Minerva Boni.
Ci sono, poi, i due premi speciali della Carical da consegnare a Mimmo Gangemi e Raffaele Nigro. A decidere tutto questo è stato il comitato scientifico composto da Mario Bozzo, presidente della fondazione Carical; Guido Baldassarri, ordinario di Letteratura italiana all’Università di Padova; il critico letterario e direttore della rivista “Nuovi Argomenti”, Arnaldo Colasanti. E ancora, Paolo Collo, critico letterario, traduttore ed esperto di cultura ispanica; Silvio Ferrari, scrittore e traduttore, esperto di cultura dei paesi balcanici; José Manuel Martín Morán; ordinario di Letteratura Spagnola all’Università del Piemonte Orientale; David Meghnagi; Full member International Psychoanalytic Association, Ordinario di Psicologia clinica all’Università Roma Tre, Direttore della rivista “Trauma and Memory”; Marinella Rocca, ordinario di Lingua e cultura inglese all’Università Roma Tre e Alberto Ventura, ordinario di Storia dei paesi islamici all’Unical.
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