Maria Limardo
1 minuto per la letturaVIBO VALENTIA – Incredibile dietrofront del sindaco di Vibo Valentia, Maria Limardo, sulla Fase 2 della lotta al coronavirus Covid-19.
A distanza di 24 ore esatte dall’ordinanza del presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, che consentiva la riapertura di bar e ristoranti su tutto il territorio calabrese (LEGGI), il primo cittadino vibonese è stato costretto a ritornare sui suoi passi.
In mattinata, lo ricordiamo, durante una seduta del civico consesso aveva parlato di «un’ordinanza innovativa» (LEGGI), ringraziando la governatrice.
«Dopo la riunione fiume del consiglio comunale, abbiamo da poco terminato la riunione con le associazioni di categoria convocata d’urgenza stamattina per un confronto sull’ordinanza emanata dalla presidente Santelli. – ha detto – Tutti hanno condiviso sulla necessità di riaprire le attività solo se sia garantita anche la sicurezza dei cittadini. Poiché però gli esercenti che hanno aperto non hanno rispettato le prescrizioni restrittive di cui all’allegato 1 della medesima ordinanza, tant’è che sono stati invitati dalla Polizia Municipale a richiudere subito, comunico che per evitare di vanificare i sacrifici e il senso civico manifestato da tutti i cittadini, domattina provvederò ad emettere un mio provvedimento a tutela».
Il sindaco ha aggiunto che, in relazione alle altre aperture, «valuterò analoghe decisioni restrittive tutte le volte in cui dovesse essere messa a rischio la salute dei cittadini».
Un passo indietro quello di Maria Limardo, costretta a diramare una nota dopo un confronto con i rappresentanti delle attività produttive.
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Ha fatto bene ha disapplicare l’ordinanza della presidente.