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Tre consiglieri regionali del Pd, Carlo Guccione, Bruno Censore e Mario Franchino (nella foto da sinistra) hanno puntato questa mattina in conferenza stampa, la loro attenzione, sullo stato di attuazione al 21 dicembre scorso degli impegni e dei pagamenti del Programma Operativo Calabria del periodo 2007-2013 (Fondi Ue). Forte preoccupazione è stata espressa sul fatto che, secondo i dati in possesso al 31.12.2010, i pagamenti effettuati per finanziare i progetti del Programma operativo dei fondi strutturali 2007-2013 ammontano per il Por Calabria Fse 2007-2013 a solo 9,27 per cento dei pagamenti e per il Por Calabria Fesr 2007-2013 i pagamenti ammontano solo al 9,05 per cento. A ciò si aggiunge il fatto che il Commissario Europeo per le politiche regionali, Yohannes Hahm, ha inviato al ministro dell’Economia e delle Finanze del Governo italiano una lettera in cui esprime profonda preoccupazione sullo stato di attuazione dei Programmi operativi italiani-Fondi Ue del periodo 2007-2013 e mette l’accento sul rischio concreto che possano andare perse queste importanti risorse».
«Tale rischio – è stato più volte sottolineato nel corso della conferenza stampa – è particolarmente elevato soprattutto per i Por Calabria, Sicilia, Campania e Puglia. I controlli effettuati dai Servizi della Commissione Europea, infatti, hanno riscontrato debolezze persistenti nel funzionamento dei sistemi di gestione e di controllo. Stando a questi dati, se entro il 31.12.2011 la Calabria non certificherà una spesa pari a oltre 740 milioni di euro, spendendo, perciò, in questi ultimi dieci mesi del 2011, circa 479 milioni di euro, perderà le risorse assegnatele. Il Por Calabria ha avuto un blocco in questa ultima fase. Nonostante la Delibera Cipe del 26.11.2010, al punto 7, invitava le Regioni in fortissimo ritardo nella spesa dei fondi comunitari come la Calabria ad una riprogrammazione degli stessi fondi, al fine di evitare il disimpegno da parte della Commissione Europea».
«Scopelliti e Mancini – ha detto, in particolare Guccione – non sono andati oltre gli annunci. I programmi Operativi Fesr ed Fse Calabria non sono stati modificati e nè riprogrammati, come testimonia il fatto che, a tutt’oggi non è stato presentato nessun documento in questa direzione nei rispettivi Comitati di Sorveglianza». «Con riferimento all’anno 2011 e alle soglie stabilite in applicazione della regola N+2 – hanno aggiunto Censore e Franchino – il contributo comunitario che dovrà essere complessivamente certificato comporta una spesa di un importo pari a quanto è stato speso nei primi quattro anni, cioè dal 1 gennaio 2007 ad oggi. Tutto ciò conferma ulteriormente la gravità della situazione e il rischio concreto della perdita di risorse importanti per la Calabria».
Guccione, Censore, Franchino hanno ribadito, infine, che bisogna rapidamente riprogrammare il Por Calabria, anche alla luce della sottrazione dei fondi Fas da parte del Governo Nazionale, per sbloccare i grandi progetti come l’aerostazione di Lamezia Terme, la Metropolitana di Cosenza, il ciclo delle acque, il settore dei rifiuti la stabilizzazione del precariato e la nuova occupazione.

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