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MARATEA – La Ss 18 è davvero figlia di un dio minore. Chiusa dal 24 novembre scorso, ritorna agli onori della cronaca solo grazie all’abnegazione di un comitato di cittadini e di qualche amministratore locale. Ciò che più fa pensare in questa vicenda è il silenzio della politica lucana. Se non fosse per il sindaco della Perla del Tirreno e di qualche consigliere regionale (vedi Autilio), la questione sembra che non interessi proprio a nessuno. Certo forse si penserà che è ancora lontana la stagione estiva quando l’arteria – se i lavori appena iniziati saranno terminati ovviamente – sarà invasa dalle migliaia di turisti. Intanto i disagi di oggi sono sotto gli occhi di tutti. Gli albergatori ne risentono, gli studenti idem, i semplici cittadini sono alle prese da diversi mesi con percorsi alternativi non sempre agevoli. Il Comitato “Non staremo più a guardare” rivendica, giustamente, un intervento strutturale che veda coinvolte le tre Regioni e non interventi tampone che risolvono nel breve periodo la questione. Questione che, grazie a un deputato campano, è arrivata sui banchi del Parlamento. Tra il silenzio quasi tombale della politica lucana. Un biglietto da visita niente male considerando l’importanza che riveste Maratea e il Golfo di Policastro nell’economia dell’intera zona.
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