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Indietro tutta. Dopo la paura per i millequattrocento dipendenti e i pazienti del Moscati che la Città Ospedaliera potesse essere diventata un nuovo “focolaio” di contagio per otto casi positivi processati lunedì dai laboratori di Virologia della stessa azienda, tutti di dipendenti (due medici e sei infermieri dei reparti di Malattie Infettive, Oculistica, Cardiochirurgia, Ortopedia e Geriatria) dell’ospedale avellinese e dopo le 48 ore più difficili e soprattutto confuse di tutta questa lunga emergenza, arriva da un altro laboratorio, quello del Cotugno, il responso sui tamponi riproposti al personale che era risultato positivo. La conferma ufficiale è arrivata nella serata di ieri dal Cotugno. A comunicarlo ufficialmente proprio la stessa Azienda Moscati che ha anche annunciato verifiche ai Laboratori di Virologia e Microbiologia della struttura sanitaria. “Hanno dato esito negativo i tamponi di verifica disposti dalla Direzione Strategica dell’Azienda Ospedaliera “San Giuseppe Moscati” di Avellino per gli 8 operatori sanitari risultati a un primo esame positivi al nuovo Coronavirus. La conferma della “falsa positività” è arrivata sia dallo stesso Laboratorio di Microbiologia e Virologia della Città Ospedaliera sia dal laboratorio di riferimento regionale presso l’Ospedale “Cotugno” di Napoli, che poco fa ha trasmesso la comunicazione all’Azienda”. Questa la comunicazione e poi le valutazioni da parte della dirigenza della Città Ospedaliera: ” La negatività degli otto operatori sanitari al nuovo Coronavirus, inoltre, trova rispondenza anche nelle risultanze dell’indagine interna e dell’inchiesta epidemiologica effettuata dalla Asl di Avellino, le quali non avevano evidenziato alcuna esposizione a fattori di rischio”. Infine l’accertamento avviato sul Laboratorio che si occupa dei tamponi presso la Città Ospedaliera: “Nonostante le ulteriori verifiche predisposte sui tamponi effettuati nell’ambito del programma di sorveglianza del personale aziendale – e quindi su soggetti sani asintomatici – siano risultate quanto mai opportune, la Direzione Strategica ha comunque doverosamente dato incarico alla Unità Operativa Rischio Clinico di condurre con urgenza un audit clinico- organizzativo per analizzare le varie fasi della lavorazione dei campioni da parte del laboratorio di Microbiologia e Virologia dell’Azienda. Dai primi riscontri, sembra verosimile che a determinare l’inconveniente registrato possa essere stata l’interpretazione qualitativa del test. Le risultanze definitive dell’audit interno avviato saranno oggetto di comunicazione alla cittadinanza”.
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