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COSENZA – Il Crotone si ritrova inconsapevolmente, e senza colpa, all’interno di una storia che avrà dei risvolti legali. Tutta colpa di un errore, durato per qualche minuto, e che dava la vittoria dei rossoblù contro il Feralpisalò a 193 e non a 1,93. Ma per come racconta il sito della Gazzetta dello Sport c’è stato chi, ed è il caso di uno scommettitore siciliano, a quella cifra non ha resistito alla tentazione di giocare pochi euro. E così, all’agenzia GoldBet di Taormina, dalle 20.02 alle 20.07, gioca 13 euro e, incrociando più scommesse, a partite finite, si sente in tasca qualcosa come 2700 euro. Non male, soprattutto di questi tempi.
Il sogno però svanisce al mattino, al momento di incassare. «Mi hanno detto – ha racconta l’uomo – che sul display appare la scritta schedina da rimborsare». Insomma, GoldBet offre la restituzione dei soldi giocati e basta, la vincità non può essere pagata. Una posizione che si basa su una sentenza del 2012 del tribunale di Roma che diede ragione a Eurobet, in un caso del tutto analogo, relativo a una partita di basket, Montegranaro-Rieti. «L’errore era evidente – spiega Stefano Silvestri, dirigente di GoldBet – la giurisprudenza ci dà ragione e creare un precedente diverso sarebbe pericoloso».
Ma lo scommettitore non si arrende e annuncia ricorso affidandosi ai suoi avvocati. Come finirà?
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